Elezioni politiche in Nigeria, Obama: “fermare Boko Haram”

Il 28 marzo si svolgeranno le elezioni presidenziali in Nigeria, e la comunità internazionale vuole assicurarsi che nei piani del futuro presidente ci sia come impegno la lotta a Boko Haram. A tal scopo Obama ha inviato un videomessaggio al popolo nigeriano

Elezioni politiche in Nigeria, Obama: “fermare Boko Haram”

In data 28 marzo si svolgeranno le presidenziali in Nigeria, e l’obbiettivo primario è senza dubbio trovare una soluzione al problema di terrorismo che da tempo sta affliggendo il Paese e minaccia il mondo intero.

L’urgenza di questa situazione è arrivata a scomodare addirittura il presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha recentemente inviato un videomessaggio al popolo nigeriano per esortarlo al voto pacifico, tenendo conto del fatto che nell’ultima tornata elettorale ci sono state ben 800 vittime. Obama si sofferma poi sulla sfida che questo popoloso paese africano dovrà affrontare: fermare l’ormai famigerato gruppo terrorista di matrice islamica Boko Haram.

“Sono colpevoli di aver ucciso uomini, donne e bambini innocenti -afferma il presidente americano- e di aver rapito centinaia di giovani allontanandoli dalle loro famiglie oltre ad aver costretto migliaia di persone a scappare dalle loro case”. Boko Haram deve essere quindi fermato, e Obama avverte che se il gruppo jihadista continuerà il suo operato “distruggerà tutto ciò che la Nigeria ha costruito finora”.

Il presidente nigeriano uscente è ora a caccia del secondo mandato; il suo nome è Goodluck Jonathan, e dichiara di avere le carte giuste per sconfiggere Boko Haram. In una recente intervista Jonathan ha ammesso che la pericolosità di questo movimento terrorista è stata sottovalutata, in quanto è in realtà nato come un semplice partito politico locale. Per quanto riguarda le 219 studentesse rapite lo scorso aprile, il presidente uscente afferma con certezza di sapere che sono tutte vive, e conclude: “abbiamo promesso ai loro parenti di liberarle. Ci riusciremo”.

Nonostante l’ottimismo, per il momento il leader di Boko Haram è ancora libero, e l’organizzazione jihadista continua ad operare in territorio africano. E’ infatti recentemente trapelata la notizia di un ennesimo sequestro di massa nel nord-est della Nigeria; si parla di 500 persone circa tra giovani, donne e bambini. L’agenzia di stampa britannica Reuters riporta: “hanno ammazzato 50 persone prima di andarsene, e non sappiamo se al momento ci sono altre vittime”.

Tutto questo ci ricorda che, nonostante gli sforzi del governo centrale nigeriano e la collaborazione dei paesi africani limitrofi nel tentativo di marginare il problema, Boko Haram rimane ancora un’organizzazione piuttosto forte e un pericolo per il popolo della Nigeria.

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