Elezioni: la Moldavia dice no a Putin e sceglie l’Europa

Le elezioni parlamentari in Moldavia hanno confermato il mandato del partito filo-europeista di Maia Sandu, offrendo un sostegno chiaro al percorso di adesione all’Unione Europea e alla difesa dei valori democratici, nonostante le pressioni esterne.

Elezioni: la Moldavia dice no a Putin e sceglie l’Europa

Le elezioni parlamentari in Moldavia hanno segnato un momento cruciale per il futuro del Paese, confermando il ruolo centrale del partito filo-europeista guidato dalla presidente Maia Sandu. Con oltre il 50% dei voti, il Partito d’Azione e Solidarietà (Pas) si conferma forza dominante, ottenendo secondo le proiezioni una maggioranza assoluta in Parlamento con 55 seggi su 101, rispetto ai 63 dell’assemblea uscente.

Sandu ha commentato il risultato come un chiaro segnale di sostegno popolare al processo di adesione all’Unione Europea e alla difesa dei valori democratici: “Abbiamo dimostrato al mondo intero che siamo coraggiosi e dignitosi, che non ci siamo lasciati intimidire”, ha dichiarato in conferenza stampa a Chisinau. Il successo elettorale assume una rilevanza particolare nel contesto delle tensioni regionali e delle pressioni esterne. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha telefonato a Sandu per congratularsi, sottolineando che “Mosca non è riuscita a destabilizzare la Moldavia” e lodando la determinazione del Paese nel difendere un percorso di sviluppo stabile e orientato all’Europa.

Dal canto suo, il Cremlino ha scelto di adottare un approccio prudente, con il portavoce Dmitry Peskov che ha dichiarato di attendere chiarimenti da parte delle forze politiche moldave prima di esprimere valutazioni ufficiali. Peskov ha inoltre osservato che centinaia di migliaia di cittadini moldavi residenti in Russia hanno avuto difficoltà a esercitare il diritto di voto a causa dell’apertura limitata di seggi. Le reazioni internazionali hanno evidenziato un sostegno ampio e compatto alla scelta dei cittadini moldavi.

L’alto rappresentante dell’Unione Europea Kaja Kallas ha definito il voto un “chiaro sì a un futuro europeo”, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito l’impegno della Francia a sostenere il percorso di integrazione europea della Moldavia. Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola hanno sottolineato l’importanza della scelta popolare, evidenziando come il Paese abbia confermato il proprio orientamento verso democrazia, libertà e opportunità di sviluppo. Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e il primo ministro polacco Donald Tusk hanno elogiato la determinazione dei cittadini moldavi e di Maia Sandu nel mantenere la rotta europea, riconoscendo la vittoria come un esempio di resilienza e coraggio di fronte alle pressioni esterne.

Il risultato delle elezioni consolida la posizione di Sandu e del Pas, offrendo un mandato chiaro per proseguire le riforme interne e rafforzare i legami con l’Unione Europea. In un contesto segnato da tensioni geopolitiche, il voto rappresenta un messaggio inequivocabile: la Moldavia conferma la propria volontà di sviluppo, stabilità e partecipazione attiva al progetto europeo, ribadendo al contempo la centralità dei valori democratici e della sovranità nazionale nel definire il proprio futuro. Il percorso verso l’Unione Europea, dunque, trova nuovo slancio grazie a un consenso popolare significativo, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione le prossime fasi politiche e le eventuali ripercussioni sul quadro regionale. La Moldavia, con questo voto, invia un segnale chiaro: l’Europa rimane il suo orizzonte strategico e democratico.

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