Egitto: si indaga sul video porno girato nelle Piramidi di Giza

La Procura Egiziana indaga sulle circostanze in cui è stato possibile registrare un video porno amatoriale da parte di una coppia russa vicino alla Piramidi di Giza, riuscendo a sfuggire ai controlli degli agenti della sicurezza

Egitto: si indaga sul video porno girato nelle Piramidi di Giza

L’intero Egitto è, in questi ultimi giorni, scandalizzato e imbarazzato: le Piramidi di Giza sono state lo scenario di un video porno amatoriale realizzato da una coppia russa e pubblicato su diversi siti web di contenuti per adulti, con i sottotitoli in inglese.

Il video è stato pubblicato nove mesi fa, ma la vicenda è stata resa nota dai media egiziani solo negli ultimi giorni.

Le scene pornografiche hanno sollevato un tale polverone che il ministero delle Antichità ha rinviato il caso alla Procura, che ora indaga sulle circostanze in cui sono state riprese le immagini.

Nel filmino a luci rosse si vede una donna di nome Aurita curiosare tra dalle Piramidi di Giza, mostrare il suo seno ogni volta che ne ha la possibilità e nascondersi tra le rovine per una scena di sesso orale con il suo fidanzato/cameraman. I due protagonisti oltrepassano anche settori off limits per i turisti e registrano affermazioni riferite alle piramidi, quali “Cosa c’è da fare qui? Questo posto fa davvero schifo. Persino i nostri villaggi sono meglio”.

Al di là dell’illegittimità del video (essendo stato registrato in un luogo che è patrimonio dell’Umanità), si sospetta che i due “turisti” siano stati in grado di registrare e di oltrepassare le aree ad accesso limitato grazie al consenso degli agenti della sicurezza (e alla rispettiva tangente).

Una serie di scene di sesso esplicite sono state girate illegalmente all’interno della necropoli di Giza da turisti stranieri durante la visita del luogo” ha confermato il ministro delle Antichità, Mamdouh al Damati. Le autorità hanno inviato le immagini alla procura affinché si indaghi di indagare su come sia stato possibile registrare questo video in un monumento affollato di agenti della sicurezza. “E ‘un crimine contro il paese che potrebbe essere sfruttato politicamente in futuro“, ha detto lo scrittore Gamal al Ghitany collegando l’episodio all’instabilità politica del paese a seguito delle rivolte che rovesciarono Hosni Mubarak nel 2011 e del colpo di stato che nel 2013 tolse il potere agli islamisti.

La crociata contro la pornografia non è una nuova all’Egitto. Alla fine del 2012, in piena ascesa politica dei salafiti (musulmano sunnita), la giustizia ha chiesto alle autorità di bloccare alcuni siti per adulti perché “corrompevano i valori e i costumi del popolo egiziano e gli interessi supremi della nazione“. L’ordine di convertire la terra dei Faraoni in una zona franca di pornografia non è mai stato attuato dagli organi competenti. Ma nonostante la censura, l’Egitto è uno dei paesi che primeggia nella ricerca della parola ‘sex’ attraverso Google.

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