Non è chiaro come è stato possibile, ma questa storia è stata confermata anche dai giornali egiziani: un gatto è rimasto intrappolato per 5 anni in un’intercapedine della stazione della metropolitana de Il Cairo. Come ha fatto a nutrirsi, direte voi? Ebbene, al gatto veniva dato, di tanto in tanto, del cibo dai passanti, inteneriti da questa incredibile situazione, tramite un piccolo buco nel muro. A spingere per salvare il gatto è stato un anziano signore, conosciuto da tutti come Zio Abdo, che in questi anni ha preso a cuore la questione: era lui, in particolare, a portare ogni giorno cibo e acqua con costanza, in tutti questi 5 anni.
Biso, questo il nome del tenero gattino, aveva attirato le attenzioni di diverse associazioni animaliste, le quali spingevano, insieme a Zio Abdo, per la liberazione del gatto. Come sempre in queste situazioni, tra il dire e il fare c’è di mezzo la… burocrazia: servivano. infatti, permessi speciali per poter smontare i pannelli del muro e dare finalmente libertà a Biso. Finalmente il gattino, che era diventato una vera e propria star del web (con diverse foto alla sua coda fatte dai turisti in visita a Il Cairo) è stato liberato, e ha potuto rivedere la luce dopo cinque anni!
“Quando abbiamo rimosso la parete”, racconta Mounira Shehata, un’attivista che ha partecipato alla liberazione di Biso, “è venuto fuori un odore disgustoso: il gatto aveva vissuto in un’intercapedine larga appena 15 centimetri, per 4 metri di altezza. Era come una tomba: c’erano vermi lungo tutti i 4 metri di altezza, proprio dove Zio Abdo infilava il cibo per il gatto”. Il momento della liberazione è stato un vero e proprio momento di commozione per Zio Abdo, che in questi anni aveva letteralmente adottato Biso, e finalmente l’ha potuto guardare negli occhi!