In Egitto, la polizia è riuscita a sventare un attentato organizzato a Luxor, cuore pulsante del turismo egiziano, limitando enormemente i danni di quella che avrebbe potuto essere una tragedia ben peggiore. Tutto è iniziato quando un commando formato da tre terroristi ha provato a forzare il check point del parcheggio del sito archeologico: Luxor rappresenta infatti il secondo sito religioso antico più grande al mondo, subito dopo il fantastico tempio di Angkor Wat, situato in Cambogia.
Per questa ragione si tratta di un obiettivo particolarmente appetibile per i fanatici religiosi, che mirano a colpire prevalentemente i turisti per cercare di affondare le economie dei Paesi ai quali hanno dichiarato guerra. Tuttavia le forze della sicurezza egiziana sono riuscite ad intercettare i terroristi, e ne è nato un feroce conflitto a fuoco che ha visto cadere due dei tre membri del commando, dopo che questi ultimi erano scesi dall’automobile per sparare.
Un terzo terrorista è invece rimasto all’interno del veicolo, riuscendo a passare oltre la sbarra d’accesso del parcheggio, per poi farsi esplodere senza però causare i danni sperati. La deflagrazione dell’autobomba ha infatti ferito quattro egiziani, secondo le prime informazioni si tratterebbe di commercianti dei bazar attigui e di poliziotti, senza sfiorare alcun turista né riuscire ad avvicinarsi oltre allo straordinario sito archeologico. Non sono state registrate vittime.
Gli artificieri sono ora al lavoro per disinnescare altri due ordigni inesplosi, mentre i turisti sono stati confinati all’interno del Tempio di Karnak, allo scopo di garantire la loro sicurezza fino a quando la situazione all’esterno non sarà tale da permettere loro di abbandonare Luxor. Secondo quanto riporta una fonte della sicurezza del Ministero dell’Interno, sembrerebbe che l’obiettivo dei terroristi fosse un autobus turistico. L’attentato non è stato ancora rivendicato.