Ecco il braccialetto elettronico per "curare" i malati di shopping

E' in arrivo il braccialetto elettronico contro lo shopping compulsivo: darà la scossa a chi lo indossa quando spenderà troppo, e sarà collegato direttamente con il suo conto in banca.

Ecco il braccialetto elettronico per "curare" i malati di shopping

Lo shopping compulsivo, si sa, è una brutta bestia. Ma un braccialetto elettronico potrebbe presto fare le fortune di coloro che, sedotti dal richiamo del consumismo pressappoco quanto i marinai di Ulisse lo erano dalle sirene, proprio non riesce a trattenersi dal prosciugare il portafoglio ogni qualvolta si trova a transitare nei pressi di un centro commerciale.

Il dispositivo elettronico in questione sta venendo messo a punto dalla Intelligent Environments, l’azienda che si è occupata di sviluppare un software che, pare, abbia già trovato il consenso di numerosi istituti bancari. A renderlo noto è stata la BBC, che ha intitolato la notizia “Vogliono dare ai grandi spendaccioni un grande shock“.

Un modo come un altro per fare dell’ironia su una questione apparentemente divertente, ma che in realtà secondo alcuni potrebbe nascondere non poche insidie. Perché questo braccialetto elettronico anti shopping compulsivo sarà collegato direttamente al conto in banca del proprietario, limitando di fatto la sua libertà di acquisto.

David Webber, direttore esecutivo della Intelligent Environment, ha rivelato che: “Molti istituti di credito ci hanno già chiesto notizie in merito al nostro nuovo sistema, comunque il braccialetto può sempre essere disattivato su richiesta del cliente“.

Ma la IE non si ferma qui, perché lo stesso Webber ha già annunciato che in futuro “Potremmo sviluppare un’applicazione che, in automatico, decida di mandare la tua automobile in modalità “risparmio”, tagliando le prestazioni sportive che consumano di più, quando si accorge che sei a corto di soldi per la benzina“.

Ma come funziona di preciso il braccialetto elettronico per “limitare” i malati di shopping? Il software del dispositivo metterà in collegamento la banca dati dell’istituto di credito ai terminali di pagamento bancomat e carte di credito, e qualora gli acquisti effettuati dovessero superare una determinata soglia partirà una scossa da 255 volt.

Ufficialmente ancora nessuna banca ha espressamente richiesto l’adozione dell’invenzione della IE, ma stando alle dichiarazioni dei vertici dell’azienda, diversi istituti si sono già dimostrati “Molto interessati“.

Continua a leggere su Fidelity News