Ecco come Siri ha aiutato una mamma australiana a salvare la sua bimba

Dall'Australia emerge storia a lieto fine avente per protagonista l'assistente vocale Siri, di default su ogni dispositivo mobile della Apple. Ebbene, nei giorni scorsi, Siri ha aiutato una mamma australiana a salvare la propria bambina di un anno. Ecco come.

Ecco come Siri ha aiutato una mamma australiana a salvare la sua bimba

Qualche mese addietro, abbiamo fatto il punto sugli assistenti vocali che, sempre di più, animano tutti gli smartphone presenti sul mercato (Cortana per Windows Mobile, Siri per iOS/Apple, Now per Android/Google).

Quel che ne ricavammo era che questi ultimi van più che bene per fare le ricerche in internet, per segnarsi gli impegni, per ricordare i compiti (ma anche i promemoria e le ricorrenze) più importanti. Stanno persino imparando a prenotarci un biglietto al cinema o al ristorante vicino casa, ed a guidare le nostre auto: tutto molto bello. Però, quando si trattava di chiedere aiuto – per un pericolo d’aggressione incipiente o altre circostanze emergenziali – era il buio più totale: gli assistenti virtuali non capivano e rimandavano al web. Ecco, a quanto pare, qualcosa sta cambiando se è vero che una mamma australiana è riuscita a salvare la sua bimba di un anno grazie proprio a Siri.

Nello specifico l’episodio è accaduto in Australia ed è stato raccontato dal portale informativo “7 News Australia” alla quale la donna di cui sopra ha rilasciato un’intervista. Secondo la testimonianza fornita, Stacey Gleeson (questo il nome della mamma australiana) – ad un certo punto – si è accorta che la sua piccoletta di appena un anno, Giana, aveva smesso di respirare

Come potrete immaginare, la signora Gleeson è finita nel panico più totale ed ha subito avuto l’impulso di correre verso il suo iPhone per digitare lo 000 (il 118 locale) e far arrivare un’ambulanza. Però, così facendo, avrebbe perso tempo prezioso: ricordandosi, quindi, che gli iPhone son provvisti del comando “Hei Siri” che attiva vocalmente il maggiordomo virtuale di iOS senza che sia necessario toccare il telefono, la signora Gleeson ha urlato a Siri proprio di “chiamare un’ambulanza”. Cosa che l’intelligenza artificiale della Apple ha prontamente fatto: risultato? Dopo pochi minuti l’ambulanza richiesta era a casa, pronta per intubare la bambina e prestarle la dovuta assistenza del caso.

Quello che non vi abbiamo detto è che, mentre Siri si occupava di far arrivare l’ambulanza in loco – comunicando anche le coordinate della destinazione – la mamma australiana ha potuto prestare il primo soccorso alla bambina aiutandola a respirare di nuovo con la respirazione bocca a bocca ed il massaggio cardiaco. 

Insomma, magari sarà frettoloso dire che Siri abbia salvato una vita ma, quanto meno, si è prestata ad un eccellente lavoro di squadra nel farlo!

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