Realizzare capi di abbigliamento o accessori con la pelle di alcuni animali è purtroppo un fatto consolidato, che negli ultimi anni ha però registrato un andamento inverso, grazie all’opera instancabile degli animalisti che hanno in tutti i modi scosso l’opinione pubblica, suscitando ormai lo sdegno collettivo al riguardo.
Ma a pensarla diversamente è una signora, Claire Hobbs, residente in Nuova Zelanda, che per vivere fa un mestiere veramente curioso, ovvero la tassidermista: in sintesi, si occupa di imbalsamare e trattare la pelle degli animali.
Ma a portarla all’attenzione della cronaca internazionale non è certo stata la sua singolare professione, quanto una sua sconvolgente iniziativa che ha indignato gli utenti del web. Secondo quanto raccontato dalla stessa, durante una passeggiata ha rinvenuto un gatto morto, che ha pdeciso di portare a casa, ma non certo per dargli un’appropriata tumulazione….
La signora Hobbs ha pensato di realizzare con la pelle pelosa di quell’animale una singolare borsetta, con tanto di testa del povero micetto, garantendo il fatto che l’oggetto fosse duraturo nel tempo e che necessita di scarsa manutenzione. Accessorio che la Hobbs ha messo in vendita su un noto sito di aste online per la modica cifra di 1400 dollari.
Si sa, il web annulla le distanze ed il tempo, così l’iniziativa della signora neozelandese è presto divenuta virale, scatenandole contro una valanga di critiche, a cui a stento la donna è riuscita a tener testa. A chi l’ha accusata di aver provocato la morte di quel povero animale, la signora ha replicato che lei ha trovato per strada il gatto, ma in tanti continuano a dubitare delle sue parole. Le associazioni animaliste di mezzo mondo sono pronte a promuovere iniziative contro la donna e contro il sito che ha accettato questa inserzione, che si è appresta a difendersi sottolineando il fatto che sul loro portale è consentito vendere oggetti provenienti da pelle animale.