Donald Trump: "Valutiamo la fine dello ius soli. È ridicolo!"

Donald Trump spiega di voler abolire lo ius soli per evitare di dare cittadinanze a figli che hanno genitori non americani o immigrati clandestinamente nel Paese.

Donald Trump: "Valutiamo la fine dello ius soli. È ridicolo!"

Donald Trump fa un passo indietro per ciò che riguarda lo ius soli, ovvero la cittadinanza data per diritto di nascita. È quello che ha affermato nelle interviste tenute alla Casa Bianca mercoledì 21 agosto. La legge sullo ius soli, in sintesi, concede a tutti coloro che nascono nel territorio statunitense di entrare in possesso automaticamente della cittadinanza americana

Questa particolare legge fu introdotta nel lontano 1868 e già in più riprese è stato toccato l’argomento dall’attuale presidente degli Stati Uniti che, proprio di recente, ha definito quella norma ridicola. Da ciò si deduce che la volontà di Trump sia quella di abolirla.

Donald Trump e la cittadinanza americana: che succederà allo Ius soli?

L’obiettivo di Donald Trump sarebbe quello di non concedere la cittadinanza ai figli di persone non americane o a coloro che si sono introdotti illegalmente nel Paese a stelle e strisce. Ha accusato, infatti, Barack Obama di separare le famiglie, mentre Trump sarebbe colui che le riunisce. 

Spiega, inoltre, che avendo alzato il muro con il Messico e vietando ai messicani di entrare, coloro che vorranno intraprendere questi viaggi molto lunghi alla ricerca di fortuna, ci penseranno due volte sapendo che a causa del muro non potranno avere accesso e, anzi, saranno rispedite indietro. In questo modo, spiega, non faranno viaggi rischiosi a vuoto e, dunque, eviteranno di morire, salvando così molte più persone. 

Il CBP (acronimo di Customs and Border Protection), ovvero il servizio che si occupa dell’assistenza di primo soccorso ai migranti, non è più autorizzata a vaccinare coloro che si trovano sul confine con il Messico. Questa scelta, però, ha già comportato allarmismi, in quanto la legge è passata proprio nel periodo in cui si verificano maggiori influenze. Uno dei portavoce del CBP spiega: “Solitamente la detenzione è di breve termine e di fronte alle complessità dei programmi di vaccinazione e alle settimane necessarie perché funzioni, è stabilito che non verranno appunto somministrati i vaccini”. 

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