Da calciatore a monaco buddista: la storia di Kevin Lidin

Kevin Lidin, ex calciatore svedese, ha dovuto ritirarsi dal calcio a 31 anni a causa di infortuni. In Italia, ha giocato per club come Pisa e Bologna, ma la sua carriera è stata segnata da numerosi infortuni.

Da calciatore a monaco buddista: la storia di Kevin Lidin

In uno scenario sempre più globalizzato e frenetico, emergono talvolta storie che ci ricordano l’importanza della ricerca interiore e del cambiamento radicale. Questa è la storia di Kevin Lidin, un ex calciatore svedese che ha trasformato completamente la sua vita dopo aver dovuto dire addio al calcio a causa di un infortunio. La sua è un’avventura che lo ha portato dalle luci dei campi di calcio in Italia alle silenziose e contemplative atmosfere dei monasteri in Thailandia.

Kevin Lidin, nato nel 1999, è stato un promettente centrocampista. La sua avventura calcistica inizia nel Lund, il club della sua città natale in Svezia, dove le sue prestazioni lo rendono un obiettivo per i club più grandi. A 18 anni, il giovane svedese fa il grande salto in Italia, accasandosi al Pisa, che lo acquista proprio dal Lund. La sua carriera in Italia è subito segnata da un trasferimento in prestito al Bologna, seguito da un ritorno al Lund e, infine, da un ritorno definitivo al Pisa e un passaggio alla Paganese.

Nonostante il suo talento, la carriera di Lidin è stata costellata di infortuni, che alla fine lo hanno costretto a ritirarsi prematuramente dal calcio professionistico all’età di 31 anni.

Dopo il ritiro dal calcio, Lidin ha intrapreso un percorso completamente differente. Ha iniziato a esplorare il mondo della meditazione e della spiritualità, diventando prima istruttore di yoga. Il suo viaggio alla ricerca della serenità lo ha portato in Thailandia, dove ha deciso di vivere per un anno in un monastero buddista.

Qui, Kevin ha subito una trasformazione radicale. Rasando i capelli e indossando la kesa, la veste arancione tipica dei monaci buddisti, ha abbracciato una vita di meditazione e contemplazione. Questa esperienza ha segnato un punto di svolta nella sua vita, aiutandolo a trovare una nuova direzione e un rinnovato senso di scopo.

Dopo il suo ritorno in Svezia, Kevin ha continuato a praticare e insegnare yoga, non vivendo come un monaco in completa reclusione, ma seguendo un percorso spirituale basato sui principi appresi durante la sua permanenza in Thailandia. Mentre il calcio rimane un ricordo del suo passato, la sua vita attuale è dedicata alla crescita personale e spirituale.

La storia di Kevin Lidin è un esempio ispiratore di come è possibile reinventarsi completamente, trovando significato e serenità anche dopo aver lasciato un mondo di successo e fama. Il suo percorso mostra che la ricerca di pace e felicità interiore può portare a scelte di vita inaspettate e profondamente gratificanti.

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