Cucciolo di balenottera incastrato nel Tamigi: stupore a Londra

L'esemplare, lungo 3-4 metri, si era probabilmente smarrito non riuscendo più a trovare la strada del mare. L'episodio si è verificato nel sobborgo di Richmond, nella zona sud-orientale della capitale inglese. L'animale è stato visitato e soccorso.

Cucciolo di balenottera incastrato nel Tamigi: stupore a Londra

Un esemplare di balenottera, lungo 3-4 metri, è stato trovato nelle scorse ore nel Tamigi, a Londra. Tutto è accaduto nel sobborgo di Richmond, quando alcuni passanti hanno avvistato il grosso animale intorno a mezzogiorno di ieri 9 maggio. Inizialmente scambiato per un delfino, l’esemplare è poi rimasto in secca tra i rulli delle barche di una chiusa, all’altezza di un ponte.

Le persone del posto si sono stupite quando hanno visto il cetaceo, per cui è stata allertata subito la Royal National Lifeboat, che con i suoi uomini ha provveduto a soccorrere l’animale. Le operazioni sono state lunghe e complesse: la balenottera è stata liberata soltanto intorno a mezzanotte, dopo dodici ore in cui è stata tenuta sotto stretta osservazione. I soccorritori hanno fatto di tutto per non farle rischiare la vita. L’esemplare è stato visitato dai veterinari per meglio valutare l’entità delle ferite riportate.

Fenomeno raro ma non unico

Essendo rimasto intrappolato, l’animale ha cercato di dimenarsi per uscire da quella trappola che poteva essergli mortale, e proprio per questo motivo si è ferito. Quello delle balene che si “perdono” nel Tamigi non è un fenomeno unico, anche se è molto raro che animali di simili dimensioni possano essere visti nel Tamigi.

Nel 2018 una balena bianca è stata avvistata al largo di Gravesend, cittadina del Kent. In quel caso l’esemplare si trovava a 1.600 km di distanza dal suo habitat naturale, che normalmente è l’Artico. Negli ultimi anni altri due esemplari di balenottera sono sfuggiti agli avvistamenti e trovati morti nel fiume Tamigi.

Negli scorsi mesi i londinesi si erano affezionati anche a “Freddie”, una foca che popolava le acque del Tamigi. Le persone la salutavano spesso. Un giorno, mentre quest’ultima si stava crogiolando al sole, venne attaccata da un cane di grossa taglia che le provocò ferite talmente grave che i veterinari dovettero abbattere “Freddie” per porre fine alla sua sofferenze.

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