Crollo della borsa cinese: in un solo giorno perde più di 3 miliardi

L'uomo più ricco della Cina, Wang Jianlin, ha perso più di 3 miliardi di euro in quello che è stato ribattezzato il "lunedì nero" dai giornali di mezzo mondo, il giorno che ha visto il crollo della borsa di shanghai.

Crollo della borsa cinese: in un solo giorno perde più di 3 miliardi

Lunedì scorso la borsa di Shanghai è crollata, e con essa sono andati giù i mercati finanziari di tutto il mondo bruciando ben 260 miliardi di euro. Si, avete letto bene, duecentosessanta miliardi!

Una piccola quota di questa somma, inimmaginabile per comuni lavoratori come noi, apparteneva ad un signore che risponde al nome di Wang Jianlin e che, attualmente, è l’uomo più ricco della Repubblica Popolare Cinese. Con un patrimonio che supera i quaranta miliardi di dollari Mister Jianlin non è solo l’uomo più ricco del suo paese ma anche il sesto uomo più ricco del pianeta nella classifica stilata da Forbes.

Questa immensa ricchezza è dovuta in gran parte al settore edilizio, dove Jianlin ha mosso i suoi primi passi da imprenditore dapprima con la Xigang Residential Development Company per poi passare dopo qualche anno alla Dalian Wanda Group, che attualmente è la più grande impresa immobiliare della Cina.

Negli ultimi anni però il ricco imprenditore cinese ha esteso i suoi investimenti anche in altri ambiti: nel 2012 ha acquistato la  AMC Entertainment Holdings, che gestisce la maggior parte delle sale cinematografiche su scala mondiale, e nel 2015 è entrato nel mondo del calcio e dei diritti tv, acquistando il 20% delle quote dell ‘ Atletico madrid e la Infront, una società che gestisce i contenuti sportivi; in Italia la Infront lavora per la Lega calcio, gestendone i diritti tv, e per le squadre calcistiche di Milan, Lazio, Genoa, Sampdoria, Udinese, Cagliari e Palermo, gestendone sia il marketing che gli sponsor.

Insomma, Wang Jianlin è sicuramente un buon imprenditore ed ha accumulato una grande fortuna, tanto da considerare la perdita di 3,2 milioni di euro ininfluente sul suo patrimonio, sopratutto se si considera che nei soli primi mesi del 2015 ha guadagnato, secondo le stime, più del doppio della cifra persa, circa sei miliardi di euro.

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