Crisi Russia-Ucraina: la diplomazia internazionale vuole evitare la guerra, Scholz a Kiev e Mosca

La situazione in Ucraina si fa sempre più pesante, con il G7 che minaccia pesanti sanzioni economiche alla Russia in caso di attacco. Oggi Scholz prima a Kiev e poi domani a Mosca, crollano tutte le borse europee. Vola il petrolio.

Crisi Russia-Ucraina: la diplomazia internazionale vuole evitare la guerra, Scholz a Kiev e Mosca

Si fa sempre più insostenibile la situazione di tensione tra Russia e Ucraina, con la prima che ha cominciato una serie di manovre ed esercitazioni militari con 30 navi da guerra nel Mar Nero schierando al confine ucraino centinaia di miglia di soldati. Dal Cremlino tuttavia fanno sapere di non avere la minima intenzione di attaccare l’Ucraina a stretto giro. Continua comunque il lavoro della diplomazia internazionale di scongiurare un conflitto. 

Conflitto che potrebbe essere deleterio per il mondo intero e portare le nazioni in una Terza Guerra Mondiale, dalle conseguenze imprevedibili. Sarebbe quindi utile a questo punto fare una sintesi dei motivi che hanno portato a questa situazione. L’Ucraina in pratica vorrebbe entrare a far parte della Nato, Mosca però non è d’accordo con questa decisione, in quanto così facendo l’Occidente e l’Allenza Atlantica quindi sarebbero al confine con il territorio russo. Kiev tuttavia, secondo quanto fa sapere l’ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, potrebbe rinunciare ad entrare nella Nato se questo servisse ad allentare le tensioni con la Russia e ad evitare il conflitto. 

Scholz in missione diplomatica

Nel frattempo in queste ore in Ucraina è arrivato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in missione diplomatica, il quale avrà un colloquio sia con il Governo ucraino che quello russo. L’incontro con Vladimir Putin a Mosca è previsto per domani. La Russia ha affermato che una de-escalation dove provenire dall’Occidente e non dalla Russia. 

“Non c’è nessuna de-escalation che la Russia dovrebbe fare sull’Ucraina, questo spetta all’Occidente, incoraggiando Kiev ad attuare in pieno i pacchetto degli accordi di Minsk” – così ha ribadito Oleg Postnikov, vicedirettore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo.

Nella vicenda sta facendo la sua parte anche l’Italia, con il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che si è detto favorevole ad una risoluzione diplomatica della situazione. “Sosteniamo L’Ucraina, la sua sovranità e la sua economia” – così ha scritto in tweet Paolo Gentiloni, condividendo la nota congiunta dei Ministri delle Finanze del G7, i quali hanno minacciato sanzioni economiche verso la Russia in caso di invasione dell’Ucraina. Intanto della crisi risentono le borse europee e mondiali che hanno subito un crollo, con il prezzo del petrolio che è schizzato ancora in alto, soprattutto il greggio Brent in rialzo dell’1,12 per cento a 95,1 dollari al barile

Continua a leggere su Fidelity News