Creata biblioteca con i libri sopravvissuti alla guerra in Siria

Un gruppo di 40 volontari siriani ha creato a Daraya una biblioteca sotterranea con 15 mila libri recuperati tra le macerie, per preservare il patrimonio culturale di questa popolazione.

Creata biblioteca con i libri sopravvissuti alla guerra in Siria

Nonostante le atrocità della guerra, la devastazione ed il vuoto che ha creato, in Siria un gruppo di volontari continua a credere nell’importanza e nell’amore per la cultura e per la lettura. Così in un seminterrato della città di Daraya, a sud di Damasco, hanno deciso di creare una vera e propria biblioteca sotterranea con i libri che hanno recuperato tra le macerie.

Alcuni metri sotto terra, questi volontari – soprattutto ragazzi dell’università di Damasco che hanno interrotto gli studi a causa della guerra – proteggono un esemplare del Don Quijote de la Mancha in arabo e altri 15 mila volumi salvati dalla distruzione, dall’oblio, che la guerra inevitabilmente porta con sè, per preservare il patrimonio culturale di questa popolazione siriana.

Ahmad Muyahid, uno dei responsabili del centro, ha spiegato che un gruppo di giovani del Movimento Islamico della Nazione, un’organizzazione locale di carattere educativo, ha deciso di mettere in marcia il progetto agli inizi del 2014, dato che la maggior parte delle librerie della città erano ormai state parzialmente o totalmente distrutte. Per questo motivo, una squadra di 40 volontari ha iniziato a raccogliere i libri che ancora c’erano a Daraya, per proteggerli in un posto sicuro ed offrire un ambiente idoneo alla lettura. Sono così riusciti a salvare esemplari di privati e di librerie, che successivamente sono stati classificati e catalogati con il nome del proprietario, se conosciuto, e del luogo dove sono stati trovati.

Muyahid ha commentato che uno dei principali fattori per la realizzazione di questa idea è stato il forte interesse di alcuni giovani di Daraya per il mondo scientifico ed intellettuale, e la loro convinzione della necessità di preservare la lettura e la ricerca per il progresso della società. Così hanno sistemato un seminterrato di 200 metri quadrati, trasformandolo in una biblioteca con due sale, una di lettura con gli scaffali dei libri ed una sala conferenze.

Nonostante la biblioteca sia ubicata in pieno centro città lontano dalle zone di guerra, non è totalmente sicura ed al riparo dai bombardamenti; per questo l’apertura non è sempre garantita, ma in condizioni di normalità e sicurezza vi si può accedere dalle 11.00 alle 17.00 ora locale. Secondo il responsabile della biblioteca, la maggior parte dei 250 mila abitanti di Daraya è fuggita agli inizi del 2012, momento in cui è iniziato l’assedio da parte dell’esercito del presidente Bashar al-Assad. La biblioteca è aperta per coloro che sono rimasti (circa 20 mila persone) che desiderino leggere qui o portare a casa uno dei libri presenti.

E’ paradossale che questa biblioteca “pubblica”, nata in una situazione di repressione e di orrore, sia la prima del suo genere a Daraya, dove prima della campagna militare le uniche biblioteche esistenti erano quelle private di professori, medici e religiosi.

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