A Los Angeles gli ospedali sono al collasso. Di fronte a un’enorme ondata di pazienti contagiati dal Covid, le ambulanze hanno ricevuto, da parte delle autorità sanitarie della contea della California, dove si rischia di arrivare a 1000 morti per Coronavirus al giorno, l’ordine di non trasportare in ospedale pazienti che hanno possibilità di sopravvivenza molto basse.
Al personale dei reparti di emergenza, invece, è stato chiesto di razionare l’ossigeno. La California ha raggiunto un nuovo record di contagi, con oltre 74 mila nuovi casi nella giornata di ieri, con una media di 353 decessi al giorno nell’ultima settimana.
L’appello della responsabile sanitaria della Contea
Chrystina Ghaly, responsabile della sanità della Contea, ha detto che il peggio deve ancora avvenire, raccontando di ospedali talmente pieni che i malati rimandono in ambulanza o nei corridoi o vengono sistemati nelle chiese e nelle palestre dei nosocomi. Uno scenario davvero surreale ma, purtroppo, vero.
La Ghaly aggiunge che la richiesta di ossigeno è così grande che alcuni ospedali hanno problemi nel mantenere la pressione adeguata per pompare ossigeno nei polmoni dei pazienti.Il supervisore della Contea, Hilda Solis, ha aggiunto che è sempre più difficile curare chi arriva in ospedale con ferite da arma da fuoco, attacchi di cuore, infarti o ferite per incidenti stradali,mettendo in luce la condizione del personale medico, fisicamente e mentalmente esausto.
La direttiva rivolta alle ambulanze, cui viene chiesto di non trasportare negli ospedali coloro che hanno basse probabilità di sopravvivenza non è l’unica,purtroppo.New York aveva emanato una direttiva analoga lo scorso aprile, in un momento culminante della pandemia, suggerendo di non ricoverare pazienti che non si riusciva a trattare sul posto, ad esempio per infarti o ictus. Una situazione al collasso che getta nello sconforto e invita alla riflessione perchè si parla di selezionare chi far vivere e chi no.