Covid-19, la Cina torna a tremare: Pechino instaura un nuovo lockdown totale

Sono 10 le aree della capitale cinese che sono state messe in quarantena dopo che nella giornata di lunedì 28 dicembre sono stati trovati altri sette casi di contagio locali. Da sabato 26 dicembre sono in corso test di massa in tutta la città.

Covid-19, la Cina torna a tremare: Pechino instaura un nuovo lockdown totale

Il coronavirus Sars-Cov-2 sta nuovamente preoccupando la Cina. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, in queste ore le autorità della capitale cinese, Pechino, hanno instaurato un nuovo lockdown totale in 10 distretti della città. Si tratta di una misura necessaria a contenere i nuovi focolai che in questi giorni stanno esplodendo in varie parti della città.

Già domenica 27 dicembre, nel distretto nordorientale di Shunyi, sono stati registrati i primi casi di contagio locale, per cui non si tratta di viaggiatori tornati dall’estero. Nella giornata di lunedì 28 dicembre si sono registrati altri sette casi di contagio. 

A questo punto alle autorità non è restato altro che dare l’ordine di chiudere tutte le attività non essenziali, costringendo la gente a restare in casa e a non muoversi per nessuna ragione, se non per motivi strettamente necessari. Da sabato scorso le autorità stanno effettuando test di massa su tutta la popolazione dei distretti periferici della capitale, che potrebbero essere estesti all’intera popolazione di Pechino, questo per prevenire che scoppi un’altra epidemia di Covid-19, che dannegerebbe il “Paese del Dragone”

Modalità “tempo da guerra”

L’agenzia di stampa italiana Agi ha riferito che già da qualche giorno il distretto di Shunyi è entrato in modalità “tempo da guerra”, questo perché si è deciso di intervenire in maniera rigorosa per poter fermare il coronavirus. La Cina è stato il primo Paese al mondo ad essere colpito dalla pandemia di Covid-19, e come si ricorderà i primi casi sono avvenuti proprio a Wuhan, nella provincia dell’Hubei. Allora le autorità misero in quarantena la città per oltre 70 giorni: era la primavera del 2020. Adesso l’incubo si ripresenta, però stavolta nella capitale, che conta 21,54 milioni di abitanti. 

La situazione al momento rimane sotto controllo, mentre a Shunyi le autorità locali hanno deciso di anticipare le feste per il capodanno lunare cinese, e le scuole elementari e medie osserveranno un periodo di chiusura rispettivamente di due e una settimana proprio per prevenire eventuali infezioni negli istituti scolastici. Le autorità vogliono assolutamente prevenire un ulteriore innalzamento della curva epidemica

C’è da dire che in Cina, ormai da molti mesi, la situazione è tornata pressoché alla normalità. Bar, pub e ristoranti sono aperti in tutta la nazione, a Wuhan, probabile epicentro della pandemia, la gente si diverte e si organizzano anche eventi all’aperto con tantissime persone. Molta gente non usa neanche più la mascherina. Eppure questi nuovi contagi fanno risalire nuovamente l’allerta, anche perché si sono creati nell’area metropolitana di una grande città, luogo nevralgico per gli spostamenti in tutto il mondo. 

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