Comincia a far davvero paura la variante indiana del Covid-19, che ormai da diverse settimane sta mettendo in ginocchio il Paese asiatico, alle prese con un’ondata di contagi Covid-19 mai vista prima. Anche il Premier indiano, Narendra Modi, si dice molto preoccupato della situazione ed è stato mobilitato anche l’Esercito per far fronte alla crisi. Cominciano a diventare insostenibili i numeri del contagio in tutto il territorio indiano. Il Ministero della Salute ha fatto sapere che nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 401.993 casi e 3.523 morti a causa del Covid-19. Cifre che fanno impressione e che ci fanno capire la gravissime emergenza che sta vivendo il Paese.
Nonostante l’India abbia una popolazione di oltre un miliardo di persone, l’avanzare dei contagi sta mandando al collasso il sistema sanitario, che ormai non riesce quasi più a far fronte ai tantissimi pazienti che giornalmente si recano nei nosocomi. La zona più colpita è quella che si trova intorno alla capitale, Nuova Delhi, che ad oggi è una delle città più grandi del mondo. Secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University sono 19.164.969 le persone infettate dal Covid dall’inizio della pandemia, mentre i morti in totale ammontano a 211.853.
Seconda nazione al mondo per contagi
In queste settimane l’India ha scavalcato anche il Brasile per numero di contagi, diventando seconda al mondo dietro soltanto agli Stati Uniti, che restano la nazione più colpita dal coronavirus Sars-CoV-2. E se negli States la campagna vaccinale prosegue spedita e ci si avvia verso una sorta di normalità, non si può dire così in altre parti del mondo. L’India è un esempio in questo senso.
La popolazione nel Paese asiatico è stremata dall’assurda situazione che sta vivendo. I cadaveri dei morti per Covid, come fanno vedere le immagini che giornalmente i media propongono, vengo bruciati all’esterno su pire di legno improvvisate. L’Europa resta in guardia e il nostro Paese ha cancellato alcuni voli provenienti dall’India. Possono entrare soltanto persone residenti in Italia e che si trovano nel Paese asiatico, previo rispetto di una ferrea quarantena non appena si arriva in Italia. C’è anche l’obbligo di sottoporsi ai tamponi.
L’Organizzazione mondiale della Sanità segue con particolare attenzione l’evolversi della situazione sanitaria in India, e ha detto che c’è il rischio di una “tempesta perfetta”. La crisi sanitaria, secondo quanto riferisce Il Post, sarebbe scaturita dai raduni di massa consentiti dal Governo nelle precedenti riaperture. A ciò si aggiunge la carenza di strutture sanitarie sufficienti e ossigeno, nonché medicinali antivirali che possono alleviare i sintomi della malattia.