Covid-19, in India rilevata la variante "Delta Plus": è presente anche in Europa

In queste ore dall'India giunge la notizia che sarebbe stata isolata una nuova mutazione del Sars-CoV-2, capace di infettare le persone più velocemente della normale "Delta". In Europa, a fine estate, la "Delta" potrebbe essere presente nel 90% dei nuovi casi.

Covid-19, in India rilevata la variante "Delta Plus": è presente anche in Europa

Il coronavirus Sars-CoV-2 non dà tregua, e continua a colpire in tutto il mondo. La pandemia, arrivata lo scorso anno, non si è mai fermata. Ha soltanto rallentanto la sua corsa, questo grazie all’introduzione di vaccini ad hoc che in alcune nazioni stanno tenendo sotto controllo il numero di infezioni giornaliere, riducendo anche la mortalità. Ma il coronavirus si dimostra, purtroppo, capace di evolvere in maniera molto rapida. In India, travolta in questi mesi da una forte ondata di contagi, si stanno diffondendo numerose varianti, come la “Delta”. Si tratta di una mutazione del 60% più contagiosa di quella “Alpha“, rilevata per la prima volta in Inghilterra

E non c’è da stare tranquilli, perchè, in queste ore, le autorità sanitarie indiane hanno confermato di aver isolato la variante denominata “Delta Plus”, che sarebbe ancora più contagiosa della normale “Delta”. Questa mutazione, isolata per la prima volta ad aprile, consentirebbe al virus di legarsi più facilmente alle cellule polmonari umane, con conseguenze che potrebbero essere catastrofiche per i sistemi sanitari mondiali. Si deve evitare quindi che questa mutazione si diffonda ulteriormente. 

La “Plus” rilevata anche in Europa

Al momento la variante “Delta Plus” sarebbe stata rilevata in almeno tre Stati indiani, ovvero il Maharashtra, il Kerala e Madhya Pradesh. Secondo quanto riferisce il Ministero della Sanità indiano, fino ad ora sono stati individuati 22 casi del nuovo ceppo in sei distretti dei tre Stati sopra citati. Tra l’altro il Maharashtra è una delle zone dell’India più colpite dalla pandemia. 

La variante, conosciuta con la sigla AY.1, è presente anche in Europa, soprattutto in Gran Bretagna e anche negli Stati Uniti D’America. La situazione legata alla diffusione di questa mutazione resta per il momento sotto controllo, ma la guardia resta altissima. Non si sa se questa mutazione possa essere resistente ai vaccini anti Covid-19

Gli esperti ritengono che alla fine dell’estate la variante “Delta” possa diventare quella prevalente, e sarà presente almeno nel 90% dei nuovi contagiati. Il rischio che aumentino nuovamente i morti e le ospedalizzazioni è davvero concreto. Per questo resta importante vaccinare quanta più gente possibile nel giro di poco tempo. 

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