Il coronavirus sars-CoV-2 continua a far paura in tutto il mondo. Sembrava che paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda fossero ormai usciti dall’emergenza sanitaria, ma in questi ultimi giorni, soprattutto a Sydney, la città più grande dell’Australia, i nuovi contagi da Covid-19 sono aumentati in maniera esponenziale. La maggior parte degli 80 casi scoperti questa settimana riguardano un focolaio scaturito da un autista che ha portato gli equipaggi delle compagnie aeree dall’aeroporto di Sydney agli hotel di quarantena.
Alcuni membri degli equipaggi sono risultati quindi positivi al Covid-19, poi l’autista ha trasmesso l’infezione anche ai suoi famigliari e questi ultimi ai loro contatti stretti. Per limitare la circolazione della variante le autorità locali avevano deciso di mettere in quarantena, ovvero in lockdown totale, tre distretti della città, ma nelle scorse ore il provvedimento è stato esteso a tutta l’area metropolitana. Tutti i contagi, inoltre, sarebbero riconducibili proprio alla variante indiana del Covid-19, ovvero la “Delta”.
Lockdown in Bangladesh
Preso atto della situazione, la Nuova Zelanda ha deciso di sospendere la “bolla di viaggio” con l’Australia. Dal 19 aprile scorso, infatti, i viaggiatori provenienti dall’Australia potevano visitare la Nuova Zelanda senza doversi sottoporre a un periodo di quarantena. Adesso non sarà più così. Il provvedimento è stato confermato dalle stesse autorità neozelandesi.
E la situazione non va meglio in altre parti del mondo. Ad esempio il Bangladesh ha deciso di imporre un nuovo, rigido lockdown, a partire da domani. Secondo quanto reso noto da un portavoce del Ministero della Sanità, Robed Amin, a preoccupare è l’aumento di casi relativi al contagio da variante indiana del Covid-19.
In Tunisia, il Premier Hichem Mechichi è risultato positivo al Covid-19 nonostante avesse ricevuto la doppia dose di vaccino. Il Governo tunisino ha annunciato che Mechici continuerà a lavorare da casa. In Argentina le frontiere restano chiuse al turismo per altri 15 giorni, e lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 9 luglio.