Covid-19, Guido Silvestri: "Pandemia come emergenza sanitaria finita in Occidente"

Secondo il virologo della Emory University of Atlanta (USA) ormai l'emergenza sanitaria legata alla pandemia è finita in tutti i Paesi occidentali e comunque in quelli dove si registrano alti tassi di vaccinazione. Il Covid potrebbe quindi diventare una malattia endemica.

Covid-19, Guido Silvestri: "Pandemia come emergenza sanitaria finita in Occidente"

Come si sa in questo periodo la pandemia di Covid-19 sta subendo un rallentamento piuttosto significativo in varie parti d’Europa e anche nel mondo la curva pandemica non è più paragonabile a quella degli scorsi mesi. Merito soprattutto dei vaccini, che hanno ridotto di molto le ospedalizzazioni e soprattutto i decessi per l’infezione provocata dal Sars-CoV-2. Ma il virus c’è ed è ancora pericoloso, soprattutto per quella parte di popolazione che ancora non si è vaccinata o che non vorrà farlo. 

Il patologo, virologo e immunologo Guido Silversi, professore presso la Emory University di Atlanta, in Georgia (USA) crede che la pandemia sia finita in tutto l’Occidente, e comunque in quei Paesi come l’Italia che hanno un tasso altissimo di vaccinati. Il docente è poi passato a descrivere quelli che secondo lui potrebbero essere adesso i prossimi scenari che ci attendono. Scenari molto più rosei di quelli del passato. 

Silvestri: “Covid malattia endemica”

“Lo scenario più probabile è che Covid diventi una malattia respiratoria endemica dal tipico andamento stagionale, con recrudescenza nel tardo autunno e soprattutto inverno” – così ha spiegato Silvestri alla stampa, affermando che anche la vaccinazione potrebbe subire questo andamento. 

Dobbiamo precisare, questo per dovere di informazione, che malattia endemica non vuol dire che il virus sia sparito, ma che è possibile comunque contrarlo in qualsiasi momento con la differenza che si hanno cure e vaccini per poterla contrastare. Per i non vaccinati il patogeno rimane sempre pericoloso, ma quelle poche persone che non si saranno vaccinate neanche in futuro non causeranno il completo intasamento degli ospedali. 

Nelle fasi di recrudescenza stagionale, avverte Silvestri, “ci potranno essere fasi di stress ospedaliero anche importante, ma questi saranno limitati nel tempo e nello spazio”. Insomma ci si avvia sempre di più verso una convivenza con il Sars-CoV-2. Silvestri ritiene che in futuro non si debbano più adottare restrizioni alle libertà personali, ma bisognerebbe cominciare a potenziare la sanità pubblica in qualsiasi parte del mondo. 

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