Covid-19, al collasso il Perù: variante brasiliana fuori controllo

Il Paese sudamericano è primo al mondo per numero di morti Covid rispetto alla popolazione, i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono 7.131. Tra pochi giorni ci saranno le elezioni, che il Governo non ha voluto annullare e si rischia il disastro.

Covid-19, al collasso il Perù: variante brasiliana fuori controllo

La pandemia di Covid-19 continua a mietere vittime e contagi in tutto il mondo, e la situazione sembra drammatica soprattutto nei Paesi del sudamerica, come Brasile e Perù. Nel primo la politica negazionista del presidente Jair Bolsonaro, che si ostina a non volere un lockdown, sta portando la nazione sull’orlo di una crisi umanitaria senza precedenti, mentre il vicino Perù detiene il record di morti per Covid rispetto alla popolazione. Qui nelle ultime 24 ore sono stati registrati 7.131 nuovi casi e 400 morti per Covid: il totale delle infezioni dall’inizio della pandemia è 1.704.757. Una situazione che quindi rischia di sfuggire ben presto di mano, questo se si pensa che in sudamerica circola la variante brasiliana, ormai fuori controllo, che è molto probabilmente la responsabile della situazione sanitaria in Perù.

Tutto questo avviene a pochi giorni dalle elezioni, che il Governo peruviano non ha voluto annullare nonostante i tanti decessi a causa del Sars-CoV-2. Al momento in Perù ci sono 15.000 pazienti ospedalizzati nei reparti ordinari Covid, mentre 2.600 sono quelli in terapia intensiva. In molte strutture sanitarie manca l’ossigeno. Un altro problema è rappresentato dalla campagna di vaccinazione, che procede a rilento: solo il 3% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose.

La provincia di Lima la più colpita

In Perù la provincia più colpita sembra essere quella della Capitale, Lima. Qui gli ospedali della città sono vicini al collasso. Secondo quanto riferisce Medici Senza Frontiere, molte persone fanno la fila di notte o dormono all’aperto per poter riempire le bombole di ossigeno, questo in modo da aiutare i loro cari malati di Covid a casa.

Alcune persone, inoltre, si rifiuterebbero di recarsi in ospedale già ai primi sintomi della malattia: ciò comporta numerosi ritardi nelle diagnosi, e alcuni casi non vengono quindi registrati. Sarebbero pochi poi i serbatoi di ossigeno funzionanti, li dove la popolazione appunto si reca per riempiere le bombole, utili all’assistenza sanitaria a domicilio e negli ospedali.

Nel nosocomio di Huacho, che si trova nella provincia di Huaura, mancherebbe addirittura il personale, per questo Medici Senza Frontiere ha lanciato un intervento di emergenza in collaborazione cone le autorità sanitarie locali. C’è bisogno di medici e di svariate figure professionali in ambito sanitario. Una situazione davvero delicata e che rischia di esplodere in tutta la sua drammaticità.

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