Ricky Ma è un 42enne di Hong Kong (Cina) che fin da piccolo ha sempre avuto la passione per i robot. Ma la robotica non è l’unico dei suoi interessi perché, oltre a coltivare un amore smodato ed oramai decennale per gli automi e le macchine, Ricky ha anche un’enorme cotta per Scarlett Johansson.
Sin da quando ha visto l’attrice per la prima volta, il brillante graphic designer è rimasto letteralmente folgorato da lei, a tal punto da averla eletta ad archetipo della propria donna ideale, quantomeno dal punto di vista dei criteri estetici.
Così Ricky Ma ha pensato bene di unire le sue due più grandi passioni – quella per i robot, e quella per la diva di Hollywood – e creare un automa con le sembianze di Scarlett Johansson incredibilmente realistico. Per riuscire a portare a termine il suo capolavoro, il 42enne ha dovuto spendere oltre 50.000 dollari, investendo circa un anno e mezzo di lavoro.
Ma alla fine il risultato è stato strabiliante: Mark 1 (questo il nome del prototipo) è stato un vero successo, a tal punto da aver attirato la curiosità di numerosi appassionati di robotica, nonché ovviamente degli organi di stampa. Mark 1, o la Scarlett Johansson robot se preferiamo, è in grado di muoversi, parlare ed eseguire comandi semplici.
“Ho sempre amato i robot fin da piccolo – ha confessato Ricky – Ed una volta cresciuto, volevo costruirne uno mio. La gente non mi capiva, diceva che ero stupido, che mi sarebbe costato un mucchio di soldi. Che era troppo difficile“. Ma la tenacia di Ricky ed il suo duro lavoro alla fine sono stati premiati.
Oltre a muovere braccia e gambe, ruotare la testa e poter offrire rudimenti di conversazione, il robot Scarlett Johansson è dotata anche di un’affascinante gamma di espressioni facciali incredibilmente dettagliate. Se le si dice “Mark 1, sei bellissima” ad esempio, il robot risponde con un sorriso ed un “Hehe, grazie“.
“Era il mio sogno, e l’ho realizzato” ha poi concluso Ricky Ma, spiegando che “Quando realizzi i tuoi sogni nella vita, non puoi avere rimpianti“, nonostante tutti i soldi spesi ed il tempo dedicato al progetto. Ma ora l’uomo non vuole fermarsi qui, ed è alla ricerca di investitori per la realizzazione di altri prototipi. Inoltre, ha dichiarato di voler scrivere un libro riguardo alla creazione di Mark 1, per ispirare chi condivide la sua stessa passione.