Corea del Nord, esercitazioni di evacuazione nella costa orientale: guerra imminente

La Corea del Nord sta preparando la popolazione a sfollare in caso di blackout elettrico. Tutto fa pensare a una guerra imminente. Mentre alcuni Paesi - Giappone e Corea del Sud - pensano all'atomica, gli Usa promettono protezione.

Corea del Nord, esercitazioni di evacuazione nella costa orientale: guerra imminente

La cornice di una guerra sempre più imminente, tra Corea del Nord e gli Stati Uniti o i Paesi più vicini, si va sempre più definendo. Qualsiasi cosa accada, Pyongyang vuole farsi trovare pronta. Durante l’ultima settimana ha istruito la popolazione di diverse città, soprattutto quelle della costa orientale del Paese, sul comportamento da tenere in caso di blackout elettrico e ha fatto prove di evacuazione di massa. Le uniche esercitazioni ricordate nel passato riguardavano quelle rivolte ad eventuali attacchi militari. Lo ha rivelato una testata, generalmente specializzata nel coprire quanto accade nella Corea del Nord, la NK News.

Poteva essere significativa per Seul, la visita in Corea del Sud di James Mattis, segretario alla Difesa Usa. Questa visita doveva chiarire che in caso di guerra, le due forze, Usa e Corea del Sud, prenderebbero il comando militare congiuntamente, facendo così cadere la regola che vorrebbe le forze armate di Seul controllate operativamente da un ufficiale degli Stati Uniti. Ma nella riunione annuale in cui i due Paesi – attraverso i loro rappresentanti, James Mattis per gli Usa e Song Young-moo per la Corea del Sud -, si sono confrontati sulla sicurezza, non ha prodotto alcun comunicato congiunto che riguardi la costituzione del comando.

Se, come afferma il New York Times, citando Henry Kissinger, ex segretario di Stato, almeno il 60% dei sudcoreani teme l’attacco della Corea del Nord e non si sente sicura dell’intervento Usa, non le resta altro che equipaggiarsi di ordigni atomici. Purtroppo Pyongyang non ha solo la bomba all’idrogeno a sua disposizione, ma anche i famosi missili balistici intercontinentali capaci di colpire gran parte dell’America.

La corsa all’atomica, in quanto a capacità tecniche e materiale, può scatenarsi da un momento all’altro in Giappone e nella Corea del Sud. Si sta realizzando così la corsa all’atomica, tanto temuta dal quotidiano newyorchese simile a quella della Guerra Fredda, descritta da Kissinger, un diplomatico americano: “Se (i nordcoreani) avranno ordigni atomici, allora questi si diffonderanno nel resto dell’Asia. Non potrà mai accadere che la Corea del Nord sia il solo Paese coreano nel mondo ad avere l’atomica, senza che i sudcoreani non tentino di farsi la propria. E questo è valido anche per il Giappone. Pertanto stiamo tornando a parlare di proliferazione nucleare“.

Pyongyang spaventa non solo l’America e tutta l’Asia ma anche l’Australia. Il prossimo 3 novembre, Donald Trump, in visita ad alcuni Paesi asiatici, tra cui Cina, Giappone e Corea del Sud, dovrà cercare di convincere che non servono atomiche perché gli Usa sono preparati a proteggere tutti.

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