Il tema della tutela della proprietà intellettuale è, specialmente da quando si pubblica anche sul web, un tema molto sentito sia da chi pubblica che da chi scrive. Lunedi, nella sede di Strasburgo, dopo tre giorni di negoziazioni e scambi di opinioni, Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno finalmente raggiunto un accordo per quanto riguarda la riforma del copyright. Adesso, sarà compito del Consiglio e del Parlamento Europeo approvare definitivamente la riforma prima che decada il tempo a disposizione.
A comunicarlo, attraverso i canali social, è stato lo stesso presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. La riforma tutelerà tutti coloro che, per passione o per lavoro, aggiungono contenuti anche sul web. L’accordo è un modo per tutelare la creatività a 360 gradi e limitare i casi di distribuzione, produzione e divulgazione non autorizzata.
I pareri contrastanti sulla riforma
“Con l’accordo appena raggiunto sulla direttiva del copyright proteggiamo la creatività europea. Musicisti, attori, scrittori, giornalisti, audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web“. Questo, il messaggio diffuso, con orgoglio e soddisfazione, dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in merito all’accordo raggiunto. Con la stessa soddisfazione parla del traguardo raggiunto anche il vicepresidente della Commissione, Andrus Ansip.
La riforma garantisce a editori e autori di ogni genere, dai giornalisti, agli scrittori, agli artisti e ai creativi, maggiori diritti, chiarezza delle regole per chi lavora nel web e guadagni equi sul lavoro svolto. Così come afferma il presidente dell’Associazione europea degli editori (ENPA), Carlo Perrone, favorevole all’accordo, adesso bisogna attendere che gli stati membri e il parlamento Europeo la approvino. Solo in questo modo, infatti, si può garantire tutela e guadagno da chi produce e da chi divulga. Inoltre, lo stesso presidente aggiunge che “il giornalismo di qualità è alla base delle nostre democrazie e se vogliamo che vi sia un futuro per il giornalismo professionale nell’Unione europea dobbiamo agire per sostenere la stampa e riequilibrare un ecosistema squilibrato“.
Dello stesso parere è anche, Silvia Costa (Pd) che commenta la notizia affermando che si tratta di una vittoria politica e democratica sui colossi editoriali del web che hanno tentato di impedirne l’approvazione.
In disaccordo è invece l’eurodeputata del partito dei Pirati tedesco, Julia Reda, pronta a fare di tutto affinché la riforma sia bocciata. Dal suo punto di vista, infatti, questa riforma non farà altro che aggiungere filtri e tasse ai contenuti che limiteranno la libertà di informazione sul web. Ad essere penalizzate, secondo la Reda, saranno soprattutto le piattaforme in open source e crowdfunding, come Wikipedia. I grillini, che non approvano la riforma, ritengono che questa permetta di aumentare solo i profitti dei colossi editoriali del web sfruttando il lavoro dei creativi, degli autori e dei giornalisti.