Conflitto ucraino, utilizzati missili ipersonici

La Russia sembra aver cambiato tattica nel conflitto contro l'Ucraina. L'avanzata Russa non procede come sperato dal Cremlino. Utilizzati anche missili ipersonici.

Conflitto ucraino, utilizzati missili ipersonici

Da più di venti giorni ormai stiamo assistendo ad una delle guerra più sanguinose dei nostri tempi. La Russa, ormai da più settimane continua la sua avanzata sull’Ucraina senza però avere gli effetti sperati. Il Cremlino pensava di conquistare il paese in pochissimi giorni ed invece la resistenza ucraina si è fatta valere.

La tattica russa è cambiata, ora si parla di logoramento, in quanto l’obbiettivo è ancora lontano. L’Ucraina non cede, combatte e rivendica la su libertà senza mai abbassare la testa contro il grande e potente impero russo.

Putin non è soddisfatto, inizialmente dovevano essere colpiti solo siti militari ed invece vengono colpiti anche siti civili, come case, scuole, teatri. La Russia non fa sconti e rispetta ben poco anche i corridoi umanitari.

Mosca ha fatto sapere di aver utilizzato missili ipersonici per distruggere un deposito di armi sotterranee. I missili ipersonici viaggiano dieci volte più veloci del suono, hanno un raggio d’azione di 2 mila chilometri, possono essere dotati di cariche nucleari, sono estremamente difficili da intercettare. 

Manovrabilità, rapidità e difficoltà nell’intercettarli, rendono questi missili una novità importante. La contraerea ha tempi di reazioni molto ridotti e sono anche più precisi rispetto agli altri.

Sicuramente un grande segnale che potrebbe voler dire che sono pronti ad utilizzare qualsiasi mezzo pur di concludere l’invasione. L’utilizzo di questo mezzo non comune è in parte segnale della fatica che la Russia sta facendo, avendo trovato difficoltà che non pensava ma anche il segnale della potenza di una nazione. 

Se in parte i piani della Russia sono cambiati per via delle difficoltà trovate, dobbiamo anche tener conto che siamo di fronte ad una grande nazione che ha un arsenale non indifferente di armi. 

La speranza è sempre quella che venga trovato un accordo, soprattutto per le migliaia di persone che stanno vivendo questo momento.

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