Condannata a morte si fa mettere incinta e scampa a esecuzione

In Vietnam, una donna è riuscita a scampare alla condanna a morte con un metodo straordinariamente ingegnoso, sfruttando benissimo la sua posizione all'interno del carcere ed i soldi a sua disposizione.

Condannata a morte si fa mettere incinta e scampa a esecuzione

In Vietnam una donna condannata a morte è riuscita ad evitare l’esecuzione grazie ad un metodo incredibilmente ingegnoso, quanto audace. L’arguta prigioniera ha infatti sfruttato con grande intelligenza i contatti che aveva all’interno della prigione della provincia di Quang Ninh per riuscire a procurarsi una siringa di sperma proveniente da un altro detenuto.

La condannata a morte (42 anni) si è quindi inoculata lo sperma nella vagina, in una sorta di autofecondazione molto poco assistita, ma senz’altro funzionale al suo scopo: rimanendo incinta infatti, la donna ha potuto ottenere l’annullamento della pena, poiché la legge proibisce di giustiziare una detenuta che aspetta un bambino.

Quattro guardie carcerarie sono state sospese dal servizio in seguito allo scandalo, scoppiato di recente dopo che l’inghippo è venuto alla luce. Ma ormai era già troppo tardi, e la donna ha dovuto ricevere per forza la grazia.

Nguyen Thi Hue, questo il nome della condannata alla pena capitale, ha pagato ben 50 milioni di dong vietnamiti per riuscire ad avere quelle siringhe; nonostante le apparenze tuttavia, la cifra è molto meno monstre di quanto potrebbe apparire, perché al cambio corrispondono a poco meno di 2.000 euro.

Tanto lei è costato avere salva la vita. Il donatore le ha fornito il proprio seme in due occasioni nell’estate del 2015, inserendolo in una siringa che è stata poi fatta recapitare nella cella della 42enne condannata a morte per traffico di droga.

La detenuta ha quindi affermato di essere incinta, e pertanto di non poter essere giustiziata. Increduli, gli organi di giustizia hanno dovuto arrendersi all’evidenza di fronte a quel “pancione” che cresceva, e l’hanno fatta sottoporre alle dovute visite mediche. I dottori hanno quindi confermato tutto: Nguyen Thi Hue partorirà ad Aprile.

Ora la sentenza di morte verrà riconvertita in ergastolo, perché secondo le leggi in vigore nel Vietnam, se una donna rimane incinta dopo avere ricevuto una condanna a morte, la pena viene automaticamente cambiata nella detenzione in carcere a vita.

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