Commercio illegale di gasolio tra trafficanti e Malta: solo un’ipotesi?

Una rete di amicizie e di collaborazioni illecite con i trafficanti di esseri umani avrebbe consentito a Malta di ottenere quello che a tutti gli effetti è gasolio di contrabbando. Le ipotesi di reato sono state formulate dalla Guardia di Finanza di Catania.

Commercio illegale di gasolio tra trafficanti e Malta: solo un’ipotesi?

Accordi illeciti e molto pericolosi, tra il Ministero degli Esteri maltese ed i trafficanti di esseri umani di stanza in Libia, avrebbero permesso al governo dell’isola del Mediterraneo di cedere alle raffinerie italiane il gasolio libico ottenuto dai mercanti di esseri umani, spacciandolo come prodotto nazionale, acquistandolo a prezzi vantaggiosi.

Quella che non è una semplice ipotesi ma che è una vera e propria ipotesi di reato è stata formulata dalla Guardia di Finanza di Catania che ha intavolato una complessa indagine che comproverebbe le relazioni pericolose del governo maltese con i mercanti di vite umane, una serie di amicizie e di rapporto scuri e turpi per trarre vantaggio dalla situazione internazionale che vede la Libia in grave difficoltà e comandata da due governi contrapposti.

Il petrolio diventava prodotto maltese e successivamente veniva commercializzato e raffinato nelle raffinerie italiane di Augusta, Civitavecchia e Venezia Porto Marghera. In totale sono stati venduti in questo modo più di 82 milioni di chilogrammi di gasolio con zolfo allo 0,1% Le società che partecipavano a questi traffici sono Maxcom Petroli e Delta Energy, appartenenti – si denota dalle carte dell’indagine – alla holding del gruppo Maxcom.

Questo “lato oscuro” del governo maltese era stato continuamente denunciato dalla blogger e giornalista Daphne Caruana Galizia la quale, proprio per questa sua volontà di far venire alla luce la verità è stata uccisa con una modalità che rispecchia in tutti i suoi lati un omicidio di stato da parte degli esponenti più potenti dello stato insulare.

La Guardia di Finanza catanese segnala come i documenti falsi per trasfromare il contrabbando di gasolio in commercio lecito fossero prodotti in serie, proprio a mettere in evidenza come fosse consolidato questo genere di traffici. Si prospetta per le nostre forze dell’ordine e per la magistratura siciliana una dura battaglia a colpi di rogatorie internazionali e di indagini supplementari per mettere al muro i politici maltesi coinvolti con i trafficanti di esseri umani.

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