Come punizione, avvolge il figlio nella plastica e pubblica il video. Gli assistenti sociali glielo tolgono

Una madre, popolare tiktoker, forse per aumentare il numero dei followers, ha deciso di avvolgere il figlio nella plastica come atto punitivo con un video diventato virale che le è costato l'allontanamento del piccolo dalla famiglia.

Come punizione, avvolge il figlio nella plastica e pubblica il video. Gli assistenti sociali glielo tolgono

Alcuni genitori pensano di compiere atti divertenti sperando di far divertire i vari follower, ma non si rendono conto che le loro azioni hanno delle terribili conseguenze. Savannah Gembin è una mamma tiktoker che su TikTok spopola con tantissimi video e che può vantare diversi followers. Un suo video con protagonista suo figlio è stato oggetto di polemiche e critiche al punto che gli assistenti sociali hanno deciso di allontanare il bambino di 2 anni.

Una mamma che ha più di 1 milione di utenti sul popolare social e che credeva di far divertire il pubblico che la segue, anche se la sua azione si è rivelata una cosa tremenda. Per punizione, ha deciso di avvolgere il figlio nella plastica per poi pubblicare il video sul suo profilo. Un video diventato virale in poco tempo, ma che è stato oggetto di aspre critiche.

Il suo video è arrivato anche nelle mani degli assistenti sociali, i quali indagando anche su abusi della coppia nei confronti del piccolo di due anni, hanno deciso di allontanarlo dai genitori. Una storia davvero terribile per cui si è scatenata anche l’opinionista Selvaggia Lucarelli in una puntata del suo podcast Il sottosopra.

Il video è stato poi eliminato e la donna ne ha pubblicato un altro in cui spiega quanto accaduto. Racconta infatti che il suo bambino è stato allontanato a seguito di una segnalazione. Nel video si vede il bambino avvolto come fosse un salame che viene buttato a letto dal padre. Sui social alcuni pensano sia soltanto un modo per attirare l’attenzione e andare “a caccia di visualizzazioni”.

Sebbene la donna provi a giustificarsi ammettendo che sia un gioco e che il bambino sia rimasto intrappolato soltanto per cinque minuti, in realtà dal video si notano le difficoltà del piccolo di 2 anni che non riesce a muoversi. Adduce la scusa del gioco e si giustifica in questo modo: “Non pensavo che qualcuno avrebbe potuto segnalarlo alle autorità. Non pensavo che qualcuno potesse pensarlo brutto. Fino a quando ieri i poliziotti si sono presentati alla nostra porta e hanno preso Gunnar. Ci hanno separati. Lo hanno portato via dalla sua famiglia”.

Intanto, in Francia, ci si sta mobilitando affinché le immagini dei bambini non compaiano sui social onde evitare di violare la loro infanzia.

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