La madre decide di vietare la PlayStation al suo bambino di 11 anni, ma lui per “ripicca” decide di rubarle la macchina e scappare di casa. La fuga provoca un vero e proprio inseguimento, prima del padre e, successivamente, della polizia, che si è concluso dopo mezzora, quando il ragazzo va a sbattere contro un camion parcheggiato, per fortuna riportando solo escoriazioni e graffi. La vicenda è avvenuta a Cleveland, in Ohio. Per l’11enne fuggitivo questa è la seconda volta in tredici mesi che si mette a guidare ad alta velocità.
L’avventura ad alta velocità di questa famiglia è avvenuta domenica 4 Novembre, dopo che mamma e figlio hanno litigato, vietando e sequestrando così a quest’ultimo l’utilizzo della consolle. Il bambino, di soli 11 anni, ha atteso che la madre andasse a dormire, per rubare le chiavi del suo Suv Dodge Durango, e fuggire.
La fuga ad alta velocità
Il padre ha subito scoperto la fuga del figlio, così l’ha inseguito con un’altra auto, ma l’undicenne si è rifugiato in una ex stazione dei vigili del fuoco di Brooklyn, cittadina dell’Ohio. Nella stazione ha però incontrato un poliziotto, ed è quindi ripartito a tutto gas imboccando nel senso sbaglio la Memphis Avenue, e saltando i semafori.
L’agente ha iniziato ad inseguirlo per diversi chilometri ad alta velocità, raggiungendo picchi di 140 chilometri orari, ma il bambino ha poi spento i fari del suv ed è scomparso. Successivamente, è stato visto da un altro poliziotto ed è partito così il terzo inseguimento della serata, durato circa 25 minuti, fino a quando il bambino è andato a sbattere con il Suv contro un camion parcheggiato. Sceso dall’auto, il giovane è svenuto ed è stato soccorso in ospedale per varie escoriazioni e ferite, ma è stato subito dimesso senza riportare danni.
Secondo le notizie riportate dal sito cleveland.com, il bambino soffre di deficit dell’attenzione e di iperattività, oltre ad un disturbo bipolare e oppositivo provocatorio. Già nel 2017, l’undicenne aveva tentato la fuga. Allora era in attesa che sua sorella maggiore lo portasse a scuola con la sua auto, ed anche in quella occasione rubò il mezzo e scappò per un’ora. Per il giudice, il bambino era troppo giovane per essere in grado di affrontare un processo e decise di rilasciarlo.