Clamoroso dal Pentagono: “La Libia è una base dell’Isis”

Clamorosa rivelazione dal Pentagono: "La Libia sta diventando una base dell'Isis". La conquista del Paese nordafricano permetterebbe infatti ai terroristi di accedere facilmente all'Europa, grazie agli sbocchi diretti sul Mediterraneo

Clamoroso dal Pentagono: “La Libia è una base dell’Isis”

Dal Pentagono è arrivata una dichiarazione clamorosa: la Libia starebbe diventando una base operativa dello Stato Islamico. La vicenda ha dell’incredibile, se si pensa che la Libia è sempre stata in prima linea nella guerra intrapresa dalla Coalizione contro l’Isis; di recente proprio dal Paese nordafricano era trapelata la notizia di un possibile sbarco di terroristi in Italia mediante l’utilizzo dei famigerati “barconi”, sebbene più volte il governo libico abbia lamentato l’impossibilità di procedere alle operazioni militari a causa dell’embargo sulle armi.

A rivelare l’indiscrezione è stato il Wall Street Journal, che ha citato direttamente fonti interne all’esercito statunitense. Fino a questo momento l’Isis aveva stabilito le proprie basi operative unicamente in Iraq ed in Siria, le due nazioni più “calde” per quel che riguarda la lotta al terrorismo internazionale. Le operazioni condotte all’esterno di questi due Stati erano infatti da attribuirsi a gruppi affiliati all’Isis, ma capaci di agire in piena autonomia. Praticamente, dei “terroristi freelance”.

Ma le ambizioni di Abu Bakr al-Baghdadi, leader dei fanatici islamisti, sono quelle di allargare i confini dello Stato Islamico con l’annessione di altri Paesi, allo scopo di aumentare il proprio potenziale d’azione. La conquista della Libia permetterebbe infatti ai fondamentalisti islamici di accedere ad uno sbocco di straordinaria importanza strategica per il controllo del Mediterraneo, e pianificare così attacchi verso l’Europa con maggiore efficacia e rapidità.

Le fonti americane hanno rivelato che l’Isis avrebbe già spedito addestratori e miliziani in territorio libico, allo scopo di ampliare i nuclei già presenti nel Paese ed organizzare una vera e propria base operativa per la gestione delle operazioni verso l’Occidente. Questa problematica era stata discussa già lo scorso Marzo, in occasione della conferenza del Quint, nel corso della quale l’ex generale statunitense Allen (attualmente a capo della Coalizione) aveva confermato la disponibilità degli USA ad aiutare gli Stati alleati che “Hanno questo pericolo davanti alle coste”. Tra questi figura anche l’Italia.

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