Il terribile gesto è avvenuto il 14 settembre ad Aba, cittadina della provincia dello Sichuan. Lì viveva l’influencer cinese Lamu, la quale stava registrando una diretta TikTok, come era solita fare, quando inaspettatamente irrompe in casa l’ex marito in cerca di vendetta.
Durante la diretta TikTok, di fronte a migliaia di followers, l’ex marito di Lamù inizia una colluttazione con la donna, le getta poi della benzina addosso, cospargendola con il liquido infiammabile, e le dà fuoco. Le urla e le prime scene della colluttazione vengono riprese dal PC di Lamu e mostrate live ai suoi followers, con la diretta che poi si interrompe. Le immagini della donna data alle fiamme non vengono registrate e nessuno le vede. I followers sulle prime non capiscono infatti cosa accade ma, in seguito alla divulgazione delle notizie, l’accaduto diventa virale sul web.
Lamu viene soccorsa e portata d’urgenza in ospedale ma, dopo aver riportato ustioni gravi sul 90% del corpo ed aver lottato per ben due settimane tra la vita e la morte, alla fine non ce l’ha fatta. L’influencer è deceduta mercoledì 30 settembre.
L’ex marito, che subito dopo l’accaduto era fuggito, è stato rintracciato ed arrestato dalla polizia cinese. A quanto risulta dalle prime indagini, il movente del terribile omicidio è stata la rabbia dell’uomo verso la donna in seguito all’accusa, da parte di quest’ultima verso il marito, di violenza domestica e alla richiesta di divorzio.
Lamu era un’influencer cinese di 30 anni, molto nota in Cina e vantava quasi 800.000 followers. I suoi video facevano spesso riferimento alla cultura tibetana, visto che la donna aveva origini tibetane. Era molto amata e seguita e spesso, nei propri video, indossava acconciature e vestiari tipici del Tibet e lanciava messaggi di incoraggiamento e positività.
Vista la positività che la ragazza mostrava ad ogni video e gli incitamenti a vivere felici ed in armonia, era molto amata ed i followers non hanno esitato a lanciare una raccolta fondi per i due bambini della donna, per farli crescere con il sostegno che meritano.