Cina, influencer muore precipitando da una gru alta 43 metri: morta sul colpo

Il dramma si è verificato in Cina. La vittima è Xiao Qiumei, 23 anni e una delle influencer più seguite nel Paese del "Dragone". La giovane era una gruista di professione e pubblicava moltissimi filmati sulla piattaforma. Il cellulare ha filmato la caduta.

Cina, influencer muore precipitando da una gru alta 43 metri: morta sul colpo

Una immane tragedia si è verificata in Cina, dove la giovane influencer Xiao Qiumei, di 23 anni, è morta precipitando da una gru alta 43 metri. La ragazza, secondo quanto si apprende dai media internazionali, era una gruista di professione. Negli scorsi giorni stava registrando un video per pubblicarlo sulla nota piattaforma Tik Tok, quando all’improvviso qualcosa è andato storto. Il cellulare ha ripreso gli attimi della tragedia. Nel video, uno dei tanti pubblicati in questi anni, si vede la giovane che si trova sulla gru. 

Xiao passa poi a fare dei passi di danza: è in quegli attimi che accade il dramma. Ad un tratto la telecamera del telefonino ruota, la ragazza sparisce dallo schermo ma si sentono le sue urla disperate mentre cade nel vuoto. L’impatto con il suolo purtroppo è stato devastante. Per lei, nonostante i soccorsi siano stati tempestivi, non vi è stato nulla da fare. Sotto shock i colleghi della giovane che hanno assistito al dramma, e che hanno poi riferito quanto accaduto agli inquirenti. 

Famiglia sotto shock

Anche i familiari della Qiumei sono rimasti attoniti per quanto accaduto alla loro congiunta. I colleghi della ragazza hanno riferito che al momento del dramma lei aveva il cellulare in mano, mentre la famiglia, è bene precisarlo, smentisce questa testi, affermando che Xiao non usasse mai il cellulare quando lavorava.

I famigliari della vittima informano che la ragazza tenesse sempre il cellulare in borsa quando lavorava, e che quindi non si sarebbe mai distratta per registrare un video. La vicenda ha suscitato reazioni anche nel nostro Paese. In particolare sul caso è intervenuto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”

“Video e diretta Facebook, una strage continua, una messa in fila di vite sprecate, che davvero è difficile da decifrare con qualsiasi parametro riconducibile al buonsenso della persona umana” – così commenta D’Agata, il quale fa sapere che la fascia dìetà più coinvolta in questi episodi è quella tra 20 e 29 anni

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