Cina, creati in laboratorio i primi embrioni uomo-scimmia: serviranno ad ottenere organi per i trapianti

Una notizia davvero incredibile arriva dal mondo scientifico, in quanto in Cina sono stati creati, in laboratorio, i primi embrioni ibridi uomo-scimmia, al fine di ottenere, in un lontano futuro, organi per trapianti.

Cina, creati in laboratorio i primi embrioni uomo-scimmia: serviranno ad ottenere organi per i trapianti

Per evitare di fare i conti con la rigida regolamentazione europea e americana, che vieta l’utilizzo di embrioni di primati, i ricercatori di istituti spagnoli e americani si sono dati appuntamento in Cina, creando in laboratorio i primi embrioni ibridi uomo-scimmia, con l’obiettivo di ottenere, in un lontano futuro, organi per i trapianti, sopperendo alla loro carenza.

L’esperimento, come riportato sul quotidiano spagnolo EL PAIS e sul britannico The Guardian, è stato condotto da scienziati dell’Università Cattolica Sant’Antonio di Murcia (UCAM) e del Salk Institute statunitense, sotto la guida del biologo dello sviluppo Juan Carlos Izpisua Belmonte, dell’istituto californiano.

La conferma dell’effettuazione del test è stata data dalla dottoressa Estrella Nunez a EL PAIS, che ha partecipato alla ricerca assieme al veterinario argentino Pablo Ross, dell’Università della California di Davis. 

L’effettuazione dell’esperimento e le barriere etiche 

Gli scienziati hanno preso gli embrioni di scimmia geneticamente modificati affinchè nn esprimessero i geni legati alla formazione degli organi e li hanno trattati con cellule staminali umane, in grado di differenziarsi in qualsivoglia tessuto. 

L’obiettivo è quello di comprendere se l’embrione di una scimmia è in grado di avviare meccanismi biologici che portano alla formazione di organi, sfruttando cellule umane ingegnerizzate. 

La dottoressa Nunez, ad EL PAIS, ha dichiarato: “Quello che vogliamo è fare progressi per il bene delle persone che hanno una malattia”, aggiungendo: “L’obiettivo finale sarebbe quello di creare un organo umano trapiantabile ma per gli scienziati di oggi il percorso stesso è quasi più interessante. Sono essenzialmente consapevole che non vedrò il traguardo finale ma per raggiungerlo è necessario condurre questi esperimenti”.

Angel Raya, del Centro di medicine rigenerative di Barcellona, ha ricordato che esperimenti sugli organi con cellule di 2 specie si trovano di fronte a barriere etiche, chiedendosi cosa succederebbe se le cellule staminali si diffondessro e formassero neuroni umani nel cervello dell’animale, se quest’ultimo avrebbeecoscienza e cosa succederebbe, ancora, se queste cellule staminali si trasformasero in spermatozoi.

La dottoressa Nunez ha assicurato che sono stati messi in atto meccanismi per fa si che se le cellule umane migrassero nel cervello, si autodistruggerebbero, evidenziando i risultati molto promettenti della ricerca. 

Raya ricorda che gli scienziati, nel caso delle “chimere”, hanno fissato una “linea rossa” a 14 giorni di gestazione, non abbastanza per consentire all’embrione di sviluppare un sistema nervoso centrale umano. Tutti gli embrioni-chimera vengono distrutti prima di quel momento.

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