È con grande tristezza che oggi commemoriamo Philippe Pozzo di Borgo, l’imprenditore e uomo d’affari francese la cui straordinaria storia ha ispirato il film di successo “Quasi amici“, uno dei maggiori successi cinematografici francesi del 2011. L’aristocratico tetraplegico, che viveva in un sontuoso palazzo a Parigi, è deceduto ieri, 3 giugno, all’età di 72 anni a Marrakech, in Marocco. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dal quotidiano francese Le Figaro.
Philippe Pozzo di Borgo, discendente di una nobile famiglia, rimase paralizzato a seguito di una caduta di parapendio poco dopo la perdita della sua amata moglie, afflitta da una rara forma tumorale. La sua autobiografia, intitolata “Le Second Souffle” (“Il diavolo custode“), ci ha permesso di conoscere a fondo la storia di un uomo che ha dovuto lottare per anni contro le limitazioni imposte dal suo corpo e, soprattutto, contro l’idea di essere un uomo inutile e finito.
Philippe Pozzo di Borgo ha avuto al suo fianco il suo assistente, un immigrato algerino appena uscito di prigione, che irruppe nella sua vita come un uragano e divenne immediatamente il suo “diavolo custode”. Il loro rapporto, nonostante gli scontri culturali, si trasformò presto in un solido legame di amicizia. Amante della vita, nonostante le difficoltà con cui ha dovuto convivere dopo la caduta del 1993, Philippe Pozzo di Borgo è diventato il patrono dell’associazione “Soulager mais pas tuer”, che si batte contro l’eutanasia. Nel 2016, ha accettato di diventare testimonial di UP for Hummanness, un’organizzazione dedicata all’integrazione professionale delle persone con disabilità.
La sua autobiografia ha ispirato i registi Éric Toledano e Olivier Nakache a scrivere una sceneggiatura che raccontasse il rapporto unico che si era sviluppato tra Philippe Pozzo di Borgo e il suo assistente Abdel Yasmin Sellou, interpretato nel film da Omar Sy. Dopo aver appreso della scomparsa dell’imprenditore francese, i registi del capolavoro cinematografico, Toledano e Nakache, hanno espresso la loro commozione su Twitter: “Siamo profondamente addolorati dalla dipartita del nostro amico Philippe Pozzo di Borgo. Accettando di adattare la sua storia, ha cambiato le nostre vite e quelle di molte persone vulnerabili e fragili“.
“Quasi amici” è stato un trionfo al momento della sua uscita nel 2011, attirando più di 19 milioni di spettatori nei cinema. Il film è diventato il maggior successo del cinema francese, superando persino il leggendario “Tre uomini in fuga” (1966) di Gérard Oury, e solo successivamente superato da “Giù al Nord” (2008) di Dany Boon. La stampa francese ha descritto questa pellicola come “capace di far ridere fino alle lacrime e piangere di gioia“. La scomparsa di Philippe Pozzo di Borgo rappresenta una grande perdita per il mondo del cinema e per tutti coloro che sono stati toccati dalla sua storia straordinaria. La sua resilienza e la sua volontà di vivere, nonostante le avversità, continueranno a ispirare le generazioni future.