Chi è Izabella Nilsson Jarvandi, la 15enne svedese idolo dei sovranisti

Malgrado la giovane età è già diventata un'icona. Si batte contro il globalismo, l'immigrazione e le teorie gender. L'hanno definita l'anti-Greta, e sta diventando l'incubo degli intellettuali di Sinistra

Chi è Izabella Nilsson Jarvandi, la 15enne svedese idolo dei sovranisti

Ha solo 15 anni ma è già diventata l’idolo dei sovranisti. Si chiama Izabella Nilsson Jarvandi, è svedese-come Greta-e si batte contro il globalismo, l’immigrazione selvaggia e l’ideologia gender. La giovane, che ha già migliaia di follower sul suo profilo Twitter, si definisce “una giovane attivista politica contro il globalismo, che cerca la verità e la giustizia per la mia amata Svezia”.

Izabella, che nonostante sia svedese ha i capelli neri e gli occhi scuri, è una ragazza politicamente impegnata, tanto da aver tenuto già diversi comizi pubblici, oltre a essere molto attiva sui social network. Da poco si batte contro quello che definisce “il genocidio del popolo svedese”, ossia contro l’immigrazione selvaggia che sta mettendo a rischio la sopravvivenza del popolo scandinavo.

La giovane ha solidarizzato con il premier ungherese Viktor Orban per la sua chiusura nei confronti degli immigrati. Una battaglia che lei ha intrapreso nelle vesti di nemica del politicamente corretto, cioè delle teorie liberali che puntano a “deportare” milioni di africani in Europa per alimentare il mercato del lavoro a basso costo e favorire lotte di classi tra le fasce più deboli del vecchio continente.

Come buona parte dei sovranisti che difendono la propria tradizione, la propria cultura e le proprie radici, Izabella si batte anche contro l’ideologia ‘gender’, quella che sostiene che le differenze di comportamento fra maschi e femmine derivino dall’educazione, e che vuole sdoganare la cosiddetta “famiglia allargata”, mediante unioni civili, adozioni gay e uteri in affitto.

Lo scorso marzo 2019 l’attivista 15enne è stata protagonista di un durissimo dibattito su Twitter contro quello che ha definito “l’indottrinamento gender nelle scuole svedesi”. E si è scagliata contro quei “testi assurdi” i cui protagonisti sono “una ragazza con un pene”, “un ragazzo con una vagina” o individui che sono al tempo stesso “maschio e femmina”. 

I bersagli di Izabella sono gli intellettuali di Sinistra e gli ideologi del ‘politically correct’. Gente che non smette di attaccarla, attirandosi le sue repliche mature: “Voi che avete l’audacia di tormentarmi per le mie opinioni, state solo dimostrando che ho ragione. È a causa di persone come voi che io sto combattendo. Non mi arrenderò mai. Siamo nati liberi e voglio che le generazioni future lo siano ugualmente”.

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