Assurda e curiosa vicenda quella che arriva dall’Inghilterra, dove negli scorsi giorni un uomo si è recato presso il Gloucestershire Royal Hospital per farsi estrarre dai medici un proiettile di 17 centimetri che si era incastrato nell’ano del sedere.
I sanitari sono rimasti attoniti alla vista della scena, e hanno chiesto spiegazioni sul perchè quel proiettile si trovasse nel sedere dell’uomo. Lui ha spiegato che, essendo un collezionista di tali cimeli storici, stava pulendo la sua collezione quando ad un tratto è scivolato e il proiettile è caduto a terra.
Cadendo ha colpito appunto la munizione con le parti intime, per cui il proiettile si è ficcato dentro. L’operazione di estrazione non è stata assolutamente facile, anche perchè si trattava di una particolare munizione, un vero e proprio missile di piombo, progettato per squarciare l’armatura di un carro armato. Sono dovuti intervenire gli artificieri, i quali hanno guidato i sanitari all’estrazione della munizione dal corpo del malcapitato, visto che quest’ultimo poteva subire gravi danni all’intestino.
Proiettile in grado di perforare
Se fosse andato poco poco più giù il proiettile avrebbe potuto anche perforare l’intestino, con gravissime conseguenze per il paziente. L’operazione si è poi conclusa nel migliore dei modi, ma tanta è stata la tensione. Non capita tutti i giorni, infatti, di soccorrere una persona con un proiettile conficcato nel sedere.
La munizione era larga 6 centimetri. La notizia è stata data dal quotidiano britannico Sun e in brevissimo tempo ha fatto il giro del mondo, destando la curiosità delle persone. Per motivi di privacy, ma anche per l’ovvia delicatezza della vicenda, le generalità del malcapitato non sono state rese note.
Durante la Seconda Guerra Mondiale sono state usate tantissime munizioni del genere, le quali possono rappresentare un pericolo mortale per le persone. L’uomo si sarebbe presentato in ospedale con il proiettile nel sedere il primo dicembre scorso, almeno così riferisce la testata giornalistica Il Tempo, che cita fonti locali.