Carnevale a Oruro in Bolivia: 8 morti per un’esplosione

In Bolivia, l'esplosione di una bombola di gas durante la sfilata di Carnevale uccide 8 persone e ne ferisce 25. Il Carnevale di Oruro è patrimonio Unesco.

Carnevale a Oruro in Bolivia: 8 morti per un’esplosione

La conta delle persone che hanno perso la vita o che sono rimaste ferite a causa dell’esplosione di una bombola di gas, che ha coinvolto persone e cose che si trovavano nel raggio di una cinquantina di metri, è continuato a salire fino a un’ora fa. Si parla di 8 morti e 25 feriti.

La bombola di gas esplosa apparteneva ad un venditore ambulante che si trovava lungo il percorso della sfilata delle maschere nella famosa città boliviana di Oruro. La causa pare sia stata rintracciata nell’olio che bollente ha fiaccato il tubo flessibile della bombola.

Al Carnevale di Oruro, noto anche come il Diablada, come ogni anno, sono giunti turisti da ogni parte il mondo, essendo questa manifestazione l’attrazione turistica più importante della Bolivia. Il Carnevale di Oruro in passato ha ricevuto un riconoscimento anche dall’Unesco che l’ha dichiarato “Capolavoro del Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità“.

Le danze e gli spettacoli si svolgono in onore della Vergine del Sovacon. Il tema conduttore è la lotta tra il Bene e il Male. Il Bene, che ogni anno ha la meglio è rappresentato dall’Arcangelo Michele e il Male dal Diavolo con i sette peccati capitali. La danza più attesa della festività è sicuramente quella del sabato che precede il mercoledì delle Ceneri, chiamata Diablada e che continua per una settimana. Alcune fonti attribuiscono la danza ad origini religiose del XII secolo, altre ritengono che sia molto più antica e che balli e sfilate siano necessari a placare la collera del Diavolo.

La città di Oruro si trova a 230 km dalla capitale, La Paz, ed è nota, oltre che per il Carnevale, come città mineraria. In questi giorni la città si veste dei più svariati costumi volendo raccontare, attraverso di essi, la propria storia: la conquista da parte degli spagnoli delle popolazioni Aymara e Quechua delle Ande; il tentativo dei sacerdoti cattolici spagnoli di convertire al cattolicesimo i popoli indigeni; tra i costumi anche quello degli schiavi giunti dall’Africa per lavorare nelle miniere dell’Altipiano dove si trova Oruro.

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