Camminavano sui binari: 14 immigrati uccisi dal treno

Un gruppo di circa 50 immigrati somali ed afghani è stato travolto ieri da un treno in Macedonia: 14 i morti. Stavano camminando sui binari, utilizzati quale "pista" per evitare di berdersi nella boscaglia circostante

Camminavano sui binari: 14 immigrati uccisi dal treno

Stavano camminando tranquillamente lungo i binari ferroviari, quando improvvisamente un treno è passato, travolgendoli. Sono morti così 14 immigrati irregolari nei dintorni di Veles, una località rurale della Repubblica di Macedonia, a circa una cinquantina di chilometri dalla città di Skopje. L’incidente sarebbe accaduto lo scorso giovedì (ieri) secondo il Ministero dell’Interno macedone, durante le ore serali, quando un folto drappello di immigrati stava transitando lungo i binari, utilizzandoli quale “strada maestra” da seguire per raggiungere la Serbia. La zona circostante era infatti boschiva, ed i rifugiati stavano quindi utilizzando il percorso ferroviario quale punto di riferimento per evitare di perdersi in mezzo ad alberi e cespugli. Tanto più una volta tramontato il sole.

Purtroppo per loro però, un convoglio passeggeri è improvvisamente sopraggiunto, travolgendoli. Fonti vicine al Ministero dell’Interno della Macedonia hanno reso noto che si sarebbe trattato di un gruppo di circa una cinquantina di persone, 14 delle quali sarebbero rimaste uccise dal treno partito dalla stazione di Gevgelija, che stava percorrendo la tratta Veles-Skopje. Il macchinista ha poi riferito di essersi accorto, seppur tardivamente, della presenza di quelle persone lungo i binari, e di aver suonato la sirena provando a rallentare: ma era già troppo tardi. Il treno, distante dai centri urbani, viaggiava troppo veloce ed il gruppo di immigrati è stato centrato in pieno.

Per 14 di loro non c’è stato nulla da fare, sono morti sul colpo o poco dopo, in seguito alle gravissime ferite riportate. Il bilancio non è comunque ancora definitivo, perché tra i numerosi feriti non è stato reso noto se vi sia qualcuno ancora in pericolo di vita. La procura macedone ha poi riferito alla stampa che si trattava di immigrati irregolari in fuga dall’Afghanistan e dalla Somalia, Paesi devastati dalla guerra, che stavano cercando di raggiungere i loro contatti in Serbia, Paese con una forte minoranza musulmana.

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