California: spende 1 milione di dollari in un videogame

Sempre più testimonianze mettono in guardia contro i giochi freemium, capaci di ingenerare una dipendenza simile a quella del gioco d'azzardo. Un 45enne californiano, ad esempio, ha investito in videogame 1 dei 5 milioni di dollari rubati alla sua azienda.

California: spende 1 milione di dollari in un videogame

Una delle piaghe del gaming moderno è il meccanismo di dipendenza ingenerato dai cosiddetti videogame “freemium” che, pur gratuiti (almeno formalmente), consentono ai relativi programmatori di rifarsi e guadagnare grazie agli acquisti in-app, a volte costosi e spesso illimitati. Proprio come nel caso di Kevin Lee Co, un 45enne californiano che, in “Game of War”, ha speso la bellezza di 1 milione di dollari!

A darne notizia è stata la BBC, che ha ricostruito attentamente la vicenda tragicomica che ha visto coinvolto l’uomo. Tra il 2008 ed il 2015, Kevin Lee Co ha lavorato in qualità di contabile presso la Holt, un’impresa californiana leader nel noleggio di mezzi pesanti “Caterpillar”: qui, avendo libero accesso alla carta di credito aziendale, l’uomo ha – a poco a poco – distratto fondi per un totale di 4,8 milioni di dollari.

Naturalmente, parte del maltolto è stato utilizzato, da Lee, per fare un po’ di bella vita: sono così fioccati i biglietti per vedere le partite di football dei San Francisco 49ers, e quelle di basket dei Sacramento Kings, l’abbonamento all’esclusivo Whitney Oaks Golf Club di Rocklin, uno yacht, le auto di lusso e, perfino, gli interventi di chirurgia estetica. Tutto sommato, spese normali per chi crede di aver trovato la propria “Eldorado”: il punto è che almeno un quinto di tutto il capitale sottratto è stato utilizzato per gli acquisti in-app all’interno di “Game of War“, uno strategico multiplayer simile a Clash of Clans, molto popolare negli States.

Nello specifico, Game of War prevede che i giocatori, impegnati a costruire e difendere il proprio impero, possano giocare gratuitamente: all’inizio, i progressi saranno facili e notevoli, poi. per non perdere quanto accumulato, a beneficio degli altri competitor, diventa sempre più necessario investire per acquistare dei potenziamenti. Le micro-transazioni, che vanno da un minimo di 1,99 ad un massimo di 399,99 dollari, non sono soggetti ad alcun limite: circostanza, questa, che ha reso “Game of War”, disponibile per Android e iOS, una vera e propria miniera d’oro per la Machine Zone, la gaming house che ha avuto l’estro di programmarne il gameplay. 

Secondo una ricerca di Slice Intelligence e VentureBeat, vere autorità statistiche in fatto di e-commerce e innovazione hi-tech, nel solo 2015, ogni giocatore di Game of War ha speso – in media – 550 dollari di acquisti in-app mentre, nel 2016, quello che si definisce il più grande multiplayer strategico al mondo ha incassato circa 1,6 milioni di dollari al giorno

Risultati, questi, che spiegano perché Machine Zone sia riuscita ad ottenere – per il suo gioco – testimonial del calibro di Kate Upton (top model) e Mariah Carey (cantante), e spot mandati in onda persino durante la seguitissima finale del Super Bowl. Inevitabile, quindi, che con tale battage pubblicitario, e con un meccanismo – quello dei videogame freemium – più simila al gioco d’azzardo che ad altro, anche un ladro finanziario come Kevin Lee Co sia caduto nella ludodipendenza. Rimettendoci 1 milione di dollari, per giunta non suoi.

Attualmente, la sentenza – per il reato di appropriazione indebita di cui l’uomo è accusato – non è stata ancora emessa. Il processo si terrà nel Maggio 2017, e Lee, in quell’occasione, a meno di un patteggiamento, rischia di dover corrispondere un risarcimento milionario, e di dover scontare circa 20 anni di carcere

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