Cafè caccia 22enne incinta: "Vattene, il bagno è solo per chi paga"

Una ragazza di 22 anni, arrivata alla 30° settimana di gravidanza, è stata cacciata da un cafè nella quale era entrata chiedendo di poter usare il bagno. Una volta arrivata a casa ha scritto dell'accaduto su Facebook, e la vicenda è diventata virale

Cafè caccia 22enne incinta: "Vattene, il bagno è solo per chi paga"

In queste ore sta tenendo banco in Inghilterra il caso di Hannah Sperry, la 22enne incinta cacciata da un cafè nella giornata di ieri (mercoledì 9 Settembre) dopo che aveva chiesto di poter usare il bagno. La giovane, che stava passeggiando lungo Melton Mowbray, cittadina di modeste dimensioni della Contea di Leicestershire (Regno Unito), ad un certo punto ha avvertito l’irrefrenabile bisogno di andare in bagno.

Un’esigenza tutt’altro che inaspettata, visto che la donna si trovava al settimo mese e mezzo di gravidanza. “Stavamo tornando a casa, ma non riuscivo più a trattenermi-ha dichiarato Hannah, che in quel momento si trovava in giro con il suo fidanzato-così sono entrata nel cafè, presumendo che avessero un bagno”. Purtroppo per la ragazza però, l’inflessibilità dello staff del Chalkboard Cafè ha fatto sì che non potesse utilizzare i servizi igienici.

“Sono rimasta esterrefatta quando la persona dietro al bancone ha detto che era solamente per i clienti paganti. Sono dovuta andare nella porta accanto dove un uomo, Neil Rockett, nel Melton Health Store, si è offerto di aiutarmi”. La ragazza tuttavia non ha dimenticato l’episodio precedente, ed una volta rincasata ha raccontato la sua disavventura su Facebook, scatenando in brevissimo tempo un vero e proprio caso mediatico.

“Hannah è uscita dicendomi che si rifiutavano di farle usare il bagno” ha poi confermato Jonny Lawrence, fidanzato della ragazza “Così sono entrato io. Ho chiesto «Hai impedito alla mia ragazza incinta di usare il bagno?», ed il ragazzo mi ha risposto «Sì».

“Ha detto che era solo per i clienti paganti. Quando gli ho chiesto se si fosse accorto che lei era incinta e quasi al termine della gravidanza, lui ha risposto «Certamente». Ero arrabbiatissimo per la loro noncuranza delle condizioni della mia fidanzata”.

Dopo che l’incidente ha ottenuto grande risonanza mediatica, il Chalkboard Cafè si è subito affrettato a scusarsi con Hannah per l’incomprensione. Un portavoce dell’esercizio commerciale ha infatti dichiarato che: “Abbiamo preso questa decisione dopo aver permesso ad una persona che non era nostra cliente, di poter usare il bagno. Mia moglie ci ha messo un’ora per pulire tutto, compresi pavimento e muri, dopo che se n’era andata. Spero che accetti le nostre più sincere scuse”.

Un aneddoto che ha il fortissimo retrogusto della scusante improvvisata. Specialmente in virtù del fatto che, senza ombra di dubbio, acquistare un caffè al banco prima di andare in bagno non impedirebbe certo ad una persona di imbrattare la toilette, se lo volesse. Cliente o meno.

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