Cacciatrice muore suicida dopo insulti e minacce su Facebook

Aveva appena 27 anni, ed era una modella e blogger catalana con la passione per la caccia: proprio questo hobby l'ha portata a ricevere minacce che le hanno fatto compiere il folle gesto. "Hai fatto un favore all'umanità, addio."

Cacciatrice muore suicida dopo insulti e minacce su Facebook

Quando di parla di cyberbullismo, che spinge molti giovani a gesti estremi, è proprio per evitare questi finali tragici che hanno inizio nel web, e spesso e volentieri proprio dal social preferito dalla maggior parte degli utenti di internet: Facebook. Melania Capitàn è una delle ultime vittime che insulti e minacce sul social hanno provocato.

La ragazza catalana era una modella e blogger di 27 anni, che ha dovuto la sua fama maggiore alla sua passione per la caccia, che condivideva con foto quotidiane sui suoi social preferiti, ma che sembrerebbe non essere stata accettata da molte altre persone.

Da tempo, riceveva non solo insulti sotto ad alcune foto che la vedevano abbracciare con una mano il suo fucile, e con l’altra l’animale appena ucciso, quello che per i cacciatori è il trofeo vinto: in molti casi, sotto queste foto caricate su internet con orgoglio, campeggiavano anche delle minacce.

Dopo meno di un mese da quei messaggi di odio ricevuti, il corpo della modella e blogger è stato ritrovato senza vita all’interno del suo appartamento, accanto ad una lettera di addio scritta per i suoi familiari ed amici, in cui ha deciso di raccontare la motivazione del suo folle gesto che, a indagini ancora in corso, potrebbe anche ricollegarsi – ma ancora non lo sappiamo – con le minacce ricevute nel web.

Nonostante il gesto folle che questa giovane ragazza ha compiuto, non sono solo messaggi di cordoglio quelli che si leggono nel suo profilo, ma continuano le parole di odio che neanche in questo momento si sono placate: “Hai fatto un favore all’umanità“, si legge tra i tanti, “ringrazio Dio che ti sei uccisa, è stata l’unica cosa buona che hai fatto nella tua vita“, continuano. Fortunatamente, tra i molti messaggi, figurano anche quelli di persone che si affermano contrari alla caccia, ma che comprendono che una vita così giovane non possa venire spezzata in questo modo, qualsiasi ne sia la causa.

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