Bruxelles: Sassoli e tutti gli eurodeputati emozionati da Liliana Segre

Un discorso duro ed emozionante quello di Liliana Segre a Bruxelles, che ha visto in lacrime gli eurodeputati, ma che dovrebbero ascoltare proprio tutti.

Bruxelles: Sassoli e tutti gli eurodeputati emozionati da Liliana Segre

Giornata di celebrazioni per la Giornata della Memoria al Parlamento Europeo, il cui presidente, Davide Sassoli, ammonisce: “Se Auschwitz è indicibile, è allora dovere di chi c’è oggi e di chi prende parte al gioco politico trasmettere la testimonianza di coloro i quali hanno visto l’indicibile“.

Liliana Segre, senatrice a vita, è intervenuta nella seduta plenaria per i 75 anni dalla liberazione dei lager nazisti, per raccontare la sua storia di deportata, sopravvissuta agli orrori della seconda guerra mondiale e dei nazisti, e il suo impegno nelle scuole affinché i giovani, i suoi “futuri nipoti ideali” siano “in grado di fare la scelta della non indifferenza

Lo sottolinea raccontando del disegno fatto nel lager di Terezin, in Cecoslovacchia, da una bambina ebrea – un giorno poi uccisa con gli altri per la sola colpa di essere nata – di una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati, augura la senatrice. La commozione della platea, ripresa dalle telecamere, è palpabile.

Nel racconto, tutto d’un fiato, si è sottolineata la fatica del racconto della testimonianza alla quale però non può e non vuole sottrarsi. Una battaglia per far vivere il ricordo, quanto mai utile ad una modernità che ha riscoperto il razzismo con una facilità che fa paura.

Il discorso, che probabilmente nessun articolo riuscirà a riportare facendo rivivere pienamente la sua totale schiettezza, la sua capacità di coinvolgimento, la sua capacità di raccontare senza retorica alcuna, è stato salutato da un lungo applauso, una vera standing ovation, degli eurodeputati. Un intervento potente che ha toccato visibilmente tutti.

Una donna sopravvissuta agli orrori di Auschwitz che ha visto con i suoi occhi la morte, le torture, la follia del nazismo e che oggi, firmando il libro delle presenze al Parlamento europeo, scrive: “Che emozione! Io esisto e anche il Parlamento Ue, non era questo il disegno di qualcuno”.

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