Brittney Griner è libera: scambio di prigionieri USA/Russia tra la cestista ed un trafficante d’armi

Dopi mesi di detenzione in Russia, la cestista americana Brittney Griner è stata scambiata con Viktor Bout, famigerato trafficante di armi conosciuto come "il Mercante di morte". Biden rinnova l'impegno per la liberazione di Paul Whelan, detenuto dal 2018.

Brittney Griner è libera: scambio di prigionieri USA/Russia tra la cestista ed un trafficante d’armi

Dopo mesi di detenzione in Russia, è tornata libera la giocatrice di basket americana Brittney Griner. A permettere la sua liberazione, uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti d’America e Russia che ha portato gli USA a consegnare alle autorità russe il trafficante di armi Viktor Bout.

Ho parlato con Brittney Griner. E’ al sicuro, è in aereo, sta tornando a casa” ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden dopo lo scambio, avvenuto all’aeroporto di Abu Dhabi. Cherelle Griner, la moglie di Brittney, ha commentato: “È una giornata bellissima per me e la mia famiglia. Sono grata al presidente e all’amministrazione Biden, aggiungendo che al ritorno della moglie, rimarrà impegnata per assicurare la “liberazione di tutti gli americani detenuti, incluso Paul Whelan“.

Anche Biden ha rinnovato l’intenzione di cercare di far tornare in America anche l’ex marine Paul Whelan, detenuto in Russia dal 2018 e condannato a 18 anni di prigione con l’accusa di spionaggio. David Whelan, fratello di Paul, ha espresso la sua felicità alla notizia che Brittney stia tornando a casa, esprimendo però allo stesso tempo la sua frustrazione. “Da familiare che ha un ostaggio in Russia posso solo immaginare la gioia“, ha detto, aggiungendo però che lui e la sua intera famiglia sono frustrati che Paul non sia stato incluso nello scambio.

Brittney era stata condannata a 9 anni, da scontare in una colonia penale russa, dopo che la polizia russa aveva affermato di aver trovato vaporizzatori contenenti meno di un grammo di olio di cannabis nel suo bagaglio all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca lo scorso febbraio. Per la cestista, otto volte All-Star nella NBA femminile e due volte medaglia d’oro olimpica, da mesi si sono mobilitate le più alte cariche politiche americane.

Viktor Anatolyevich Bout  il prigioniero consegnato dagli USA, è un trafficante d’armi russo che ha utilizzato le sue molteplici società per contrabbandare armi sin dal crollo dell’Unione Sovietica, trasportandole dall’Europa orientale all’Africa e al Medio Oriente. Fu arrestato con l’accusa di terrorismo nel 2008 in Thailandia in una retata in collaborazione con gli Stati Uniti, e condannato ad un minimo di 25 anni.

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