Bristol: ritrovati i corpi senza vita di tre fratellini in casa, madre in manette

La comunità di Bristol è sconvolta nel momento in cui una madre è responsabile dei corpi senza vita rinvenuti in casa dei tre figli di 10 mesi, 3 anni e 7 anni.

Bristol: ritrovati i corpi senza vita di tre fratellini in casa, madre in manette

Spesso, le vittime sono bambini innocenti per colpa di genitori che arrivano a picchiarli o anche ucciderli. In una casa di Bristol, nell’Inghilterra sud occidentale, sono stati rinvenuti, dalle forze dell’ordine, i corpi senza vita di tre fratellini di 10 mesi, 3 anni e 7 anni ad opera della madre.

La polizia locale ha già arrestato la responsabile, ovvero la madre dei tre bambini di anni 42 che, all’arrivo delle forze dell’ordine, era sanguinante ed è stata trasportata in ospedale. La donna è ora accuata di triplice omicidio con lo stesso portavoce della polizia che parla di “tragedia profondamente inquietante”. 

Le forze dell’ordine sono giunte in loco nel momento in cui hanno ricevuto una chiamata in cui i tre bambini erano in pericolo. I fatti sono accaduti nella notte tra domenica e lunedì. Lo staff medico, giunto sul posto, non ha potuto fare nulla per i bambini, mentre la madre è stata trasportata in ospedale dove non sarebbe in pericolo di vita. 

La polizia ha ricevuto una chiamata da un vicino molto preoccupato per il benessere dei bambini. In base a quanto hanno ricostruito gli inquirenti, arrivati intorno alle 00.40, per i bambini non c’era più nulla da fare per trarli in salvo. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma l’intera comunità è sconvolta per quanto accaduto. 

In base al racconto dei vicini, vi erano spesso delle dispute e discussioni familiari tra la donna e il marito, padre dei bambini. Al momento dei fatti, il marito che lavora come guardia di sicurezza, non era presente. Secondo il racconto dei vicini, la coppia di origine sudanese, ha iniziato a manifestare problemi in seguito alla nascita dell’ultimo nato. 

Sempre secondo la vicina, che descrive la donna come un essere adoabile, la madre avrebbe manifestato disagio riguardo l’ultimogenito. 

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