Brasile, Bolsonaro minaccia di usare l’esercito contro le restrizioni anti Covid

Per il presidente coprifuoco e lockdown introdotti da alcuni stati per contenere il contagio vanno contro le libertà personali. Jair Bolsonaro ha definito queste azioni "assurde" e "codarde". "Se dovessimo avere problemi, abbiamo un piano".

Brasile, Bolsonaro minaccia di usare l’esercito contro le restrizioni anti Covid

“Se dovessimo avere problemi, abbiamo un piano. Sono il capo supremo delle forze armate e il nostro esercito, se necessario, è pronto a scendere nelle strade in un giorno per far rispettare il quinto articolo della Costituzione”. Queste sono le parole del presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che si dice pronto a far scendere in campo l’esercito se le restrizioni introdotte dai governatori di alcuni stati federati dovessero provocare disordini tra la popolazione. Il presidente continua con la sua politica negazionista della pandemia, affermando che i lockdown, i confinanameti e i coprifuoco sono delle misure “assurde” e “codarde”

Per Bolsonaro queste ultime sono misure che violano le libertà costituzionali, come quella di movimento. Per il presidente il coronavirus è arrivato per restare, per cui bisgonerebbe in un certo modo imparare a conviverci. Mentre il Paese sudamericano si avvia verso quella che da più parti viene definita una catastrofe umanitaria, con il Covid che continua a mietere migliaia di contagiati e infetti al giorno (il Brasile è secondo al mondo per numero di decessi totali) Bolsonaro ha riferito di avere già un piano per fermare quelle restrizioni che aiuterebbero la nazione a non peggiorare la situazione. 

Virus dilaga in sudamerica

Il presidente Bolsonaro ha costantemente minimizzato l’impatto della pandemia, sin dall’inizio, definendola come una piccola influenza che non è pericolosa. Teoria che purtroppo non è sostenuta scientificamente, anche perché è sotto gli occhi di tutti quello che sta succedendo. Adesso ci sono anche le varianti che stanno mettendo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo. 

La gestione della pandemia da parte del presidente brasiliano è stata messa in discussione sia dentro che fuori il Paese. Il Senato ha in programma già per la prossima settimana un incontro della commissione speciale istituita per idnagare le possibili “omissioni” dell’Esecutivo riguardo alla gestione dell’emergenza sanitaria. 

Da inizio pandemia il Brasile ha fatto registrare 14.308.215 casi di infezione da Sars-CoV-2 e 389.492 morti, almeno questi sono i numeri aggiornati pubblicati dalla John Hopkins University. Numeri impressionanti che solo le restrizioni anti Covid potrebbero fermare. La situazione è ormai fuori controllo: basti pensare che in diversi ospedali del Paese manca addirittura l’ossigeno per curare i pazienti ricoverati.

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