Un team di ricercatori ha scoperto quella che potrebbe essere la patria natìa di tutti gli esseri umani che oggi abitano il pianeta terra, in una regione a sud del fiume Zambesi, nel Botswana settentrionale, in Africa. L’area è ora dominata da molte tipologie di saline naturali, ma un tempo ospitava un enorme lago, che potrebbe essere stato il nostro cuore ancestrale ben oltre 200.000 anni fà.
I nostri antenati si sono stabiliti in questa zona per 70.000 anni, fino a quando il clima locale li ha costretti a spostarsi, portando quindi a migrazioni fuori dall’Africa del tempo, verso regioni più a nord. I cambiamenti nelle precipitazioni in tutta la regione hanno portato a ben tre ondate migratorie di 130.000 e 110.000 anni fà, guidate da corridoi di terra verde e fertile, percorsi dai nostri antenati.
I primi migranti si sono avventurati verso nord-est, seguiti da una seconda ondata che ha viaggiato verso sud-ovest e da una terza rimasta in patria fino ai giorni nostri. Questi risultati sono stati ottenuti combinando la genetica con la geologia e le simulazioni di modelli climatici al computer, mediante le quali, gli scienziati sono riusciti a risalire alla dinamica dello spostamento delle popolazioni ancestrali africane.
Tuttavia, alcuni ricercatori hanno avanzato delle critiche al riguardo di questa teoria, sostenendo che non è così facile risalire alle origini dell’homo sapiens semplicemente da queste analisi ma c’è bisogno di indagini più approfondite e mirate. Purtroppo sembra chi bisognerà ancora aspettare per avere dei risultati definitivi al riguardo. Tuttavia, questa ipotesi può già fornire molte informazioni sull’evoluzione e distribuzione della popolazione odierna.
Alcuni ricercatori inoltre, affermano che gli spostamenti delle popolazioni ancestrali dallo Zambesi, siano state effettuate molto gradualmente nel corso degli anni. Infatti tra un’ondata e l’altra di migrazioni, sono trascorsi centinaia e centinaia di anni, portando alla fine la diffusione del sapiens anche in Europa.