Bombardamenti sull’ospedale di Medici Senza Frontiere: errore umano

Il raid aereo sull'ospedale di MSF a Kunduz del 3 ottobre è dovuto ad "un errore umano evitabile", ha concluso l'investigazione del governo degli Stati Uniti. Ma l'organizzazione umanitaria insiste sulla necessità di un'investigazione indipendente e imparziale

Bombardamenti sull’ospedale di Medici Senza Frontiere: errore umano

Il bombardamento dell’ospedale di Medici senza Frontiere nell’Afghanistan settentrionale, nella città di Kunduz, sarebbe il risultato di “un errore umano”: i militari dell’aereo AC-130 che lo ha distrutto lo avrebbero confuso con un edificio del governo controllato da talebani armati, ubicato nelle sue vicinanze: queste le conclusioni di un’investigazione dell’esercito statunitense.

Almeno 30 le vittime accertate dell’attacco aereo del 3 ottobre scorso al centro traumatologico di Kunduz.

Medici senza Frontiere, in nome dei colleghi e dei pazienti uccisi e feriti, insiste sulla necessità di avviare “un’indagine indipendente e imparziale sugli eventi del 3 ottobre e chiede che il presidente Obama dia il proprio consenso all’investigazione da parte della Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale (IHFFC).

Scuse e condoglianze non sono sufficienti. Vogliamo capire come e perché sia accaduto”, ha affermato Joanne Liu, presidente internazionale di MSF.

Le autorità americane hanno cambiato versione diverse volte, inizialmente hanno sostenuto che il raid aereo su Kunduz era stato chiesto dalle forze afgane che avevano “avvertito di essere sotto il fuoco delle posizioni nemiche e chiesto il supporto aereo“, definendolo danno collaterale”, poi tragico incidente e, infine, hanno riconosciuto che l’attacco è stato il frutto di un errore. E per questo motivo hanno ordinato una investigazione sull’accaduto.

Nella giornata di mercoledì il comandante delle forze americane in Afganistan, John Campbell, ha reso note le conclusioni di detta investigazione: il bombardamento all’ospedale di MSF è stato “il risultato diretto di un errore umano evitabile”. I miliari non si sarebbero resi conto di stare bombardando l’edificio sbagliato, nonostante il fatto che le coordinate inviate alla base fossero inequivocabilmente quelle di un ospedale perfettamente funzionante.

Campbell ha dichiarato che le forse armate degli Stati Uniti non attaccherebbero mai intenzionalmente un ospedale o un altro tipo di installazione protetta e ha assicurato che i militari che hanno partecipato all’attacco sono stati sospesi e sono in attesa di essere sottoposti a un processo disciplinario.

Ma secondo l’organizzazione umanitaria MSF la morte del personale medico e dei loro pazienti “non può essere liquidata come un errore umano o come un’infrazione delle regole d’ingaggio statunitensi”. “È sconcertante che le forze statunitensi possano sferrare un attacco senza vedere direttamente l’obiettivo, senza avere accesso a una lista di siti da non attaccare e con sistemi di comunicazione malfunzionanti“, ha dichiarato Christopher Stokes, direttore generale di MSF.

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