Boko Haram libera 21 delle studentesse sequestrate a Chibok

Il governo nigeriano ha confermato la liberazione di 21 studentesse delle 270 sequestrate dal gruppo terroristico Boko Haram nell'aprile del 2014. Al momento non si conoscono i nomi delle ragazze liberate.

Boko Haram libera 21 delle studentesse sequestrate a Chibok

Il portavoce del governo nigeriano, Mallam Garba Shehu, ha confermato la notizia della liberazione di 21 studentesse da parte del gruppo terroristico Boko Haram, uno dei più sanguinari dell’Africa. La notte del 14 aprile del 2014 un gruppo di terroristi in uniforme dell’esercito nigeriano arrivarono nella scuola di Chibok, una località del nord della Nigeria a maggioranza cristiana, e sequestrarono 270 minorenni tra i 16 e i 18 anni.

La liberazione “è il risultato di una serie di trattative tra il governo e Boko Haram“, ha dichiarato Shehu. Secondo fonti ufficiali, le adolescenti sono state recuperate da un elicottero dell’Esercito nella zona di Banki, dove qualche ora prima i militanti di Boko Haram le avevano lasciate, e si trovano ora con le forze di sicurezza nigeriana nella città di Maiduguri, capitale dello stato di Borno.

Le giovani donne saranno poi accompagnate in una clinica per una visita medica prima di apparire in pubblico per la prima volta. Al momento non si conoscono i loro nomi. Nel mese di maggio di quest’anno era stata trovata la prima ‘Chibok Girl’ nel bosco di Sambisa, vicino alla frontiera con il Camerun: Amina Ali Nkek era uscita a cercare legna quando è stata trovata da un gruppo di vigilanti che pattugliavano la zona. Durante la prigionia, è stata costretta a sposarsi con un combattente di Boko Haram, dal quale ha avuto un figlio, e obbligata a convertirsi e credere in una reinterpretazione dell’Islam.

L’hashtag #BringBackOurGirls dà voce alla lotta delle famiglie nigeriane che convivono con il rischio di essere catturate, torturate o assassinate dal maggior gruppo terroristico dell’Africa.

Chi è Boko Haram?

Nella lingua locale, il suo nome significa “l’educazione occidentale è un peccato”. L’obiettivo di questo gruppo terroristico è imporre una severa applicazione della Sharia in tutta la nazione più popolata dell’Africa, divisa tra una maggioranza mussulmana al nord e una maggioranza cristiana al sud. Venne fondato nel 2002 da Mohammed Yusuf, un chierico carismatico che voleva creare uno stato islamico puro in Nigeria. Nel 2099 venne ucciso dalla polizia in un incidente, cosa che rese Boko Haram ancora più violento.

Abubakar Shekau prese il controllo del gruppo e intensificò gli attacchi, assassinò e sequestrò occidentali, e iniziò una campagna di attacchi contro chiese, moschee, edifici governativi. La sua letalità è impressionante e indiscutibile. Il risultato è che durante i 14 anni di esistenza di Boko Haram circa 14.000 persone sono state uccise in attacchi perpetrati dal gruppo armato islamista.

 

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