Nonostante gli appelli dei medici e delle autorità, puntualmente si sentono agghiaccianti casi di piccoli, abbandonati ad un atroce destino per noncuranza, per sano egoismo, per semplice voglia di evasione dei genitori, che preferiscono svagarsi piuttosto che prestare attenzione ai loro figli.
In quest’estate sono diversi i casi, in Italia e all’estero, di bambini abbandonati in auto, per “dimenticanza” o per spietata indifferenza, proprio da chi li ha messi al mondo.
L’accaduto
L’ennesimo tragico epilogo si è verificato, poche ore fa, in Turchia, ad Andana. Qui un padre 34enne, Siffedin Malahaji, ha lasciato il figlioletto, di 3 anni, in auto, per andare a bere un drink assieme al padre e al fratello, non vedendoli da tempo. E’ bastata solo mezzora, sotto al sole battente, con una temperatura esterna di 37 gradi, per uccidere il piccolo. L’uomo, dopo 30 minuti circa, si è diretto verso la sua vettura e si è trovato dinnanzi ad un’immane tragedia: suo figlio era morto, sul sedile del passeggero. Inutili sono risultati i tentativi di chiamare i soccorsi perché, sotto i raggi roventi del sole, per il figlio la vettura è diventata una trappola fatale, che non gli ha lasciato scampo.
Il 34enne ha cercato di giusitficarsi in tutti i modi, dicendo di aver lasciato la povera vittima all’ombra, nel parcheggio e con i finestrini abbassati, dichiarando agli agenti delle forze dell’ordine, intervenuti sul luogo della tragedia,di non averlo voluto svegliare, dato che si stava addormentando, adottando “accorgimenti” che, secondo lui, sarebbero stati sufficienti a che il piccolo riposasse tranquillamente, senza correre alcun rischio.
A differenza di altri casi, in cui salvifico si è rivelato l’intervento di passanti che hanno scongiurato il peggio, in questo caso il minore non è riuscito a chiedere aiuto e nessuno si è accorto di nulla. Il nonno della vittima, intervistato dalla stampa locale, immediatamente dopo la terribile notizia, ha dichiarato che suo figlio voleva solo fare una breve visita a lui e al fratello, ignaro che potesse accadere tutto questo in così poco tempo. L’uomo non ritiene che suo figlio si sia comportato da incosciente ma che il caldo, nonostante gli accorgimenti adottati, ha comportato il decesso del nipotino.