Bimbo di 3 anni muore dopo essersi grattato una bolla della varicella

La tragedia consumatasi in Inghilterra ha visto come vittima un bambino di soli tre anni. Già affetto da varicella, il piccolo si è grattato una delle tipiche bolle che compaiono a seguito della malattia. Da lì è partita un’infezione che gli è stata fatale.

Bimbo di 3 anni muore dopo essersi grattato una bolla della varicella

Morire di varicella a tre anni. È questa la triste storia di Bryan-Andrew, un bambino inglese morto improvvisamente durante il sonno. Di per sé la malattia non desta particolari preoccupazioni; l’unica raccomandazione è legata alle pruriginose bolle che compaiono su tutto il corpo. Grattarle potrebbe determinare l’insorgere di cicatrici non solo antiestetiche, ma anche permanenti.

Ma tra gli effetti collaterali non ci sarebbe solo questo. Il caso del bimbo inglese insegna che un gesto così banale causato dal prurito può anche comportare la morte. Il rischio è infatti quello di poter contrarre un’infezione da Streptococco A, uno dei batteri più pericolosi della sua categoria.
La tragedia che ha stroncato una giovane vita, si è consumata nel giro di una notte.

Il piccolo Bryan, malato di varicella, era stato affidato alla nonna. La madre temeva che il figlio potesse contagiare il fratellino Ivan di soli 4 mesi. Dopo aver salutato la madre per telefono, Bryan si è addormentato risvegliandosi alle 3.00 di notte per chiedere un bicchiere d’acqua. Il bimbo si è poi rimesso a letto, riprendendo il sonno che aveva interrotto.

Ma l’amara sorpresa è giunta la mattina al momento del risveglio. Ma ormai era troppo tardi. Bryan se n’era già andato. Alla disperazione della nonna si è aggiunta quella della 23enne madre che non ha saputo darsi pace. Si è accasciata sul pavimento ed ha iniziato ad urlare in preda al dolore per la perdita del figlio.

I paramedici accorsi non hanno potuto fare molto. Il cuore aveva già smesso di battere. È stato quindi trasportato all’ospedale di Yeovil, ma anche qui non c’era più nulla da fare. La causa del decesso è stata inizialmente imputata alla SIDS, la sindrome da morte infantile improvvisa, conosciuta anche come morte in culla. Solo i successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire la vera ragione.

Ad uccidere Bryan è stata la streptokosfera settica, un’infezione molto rara causata dallo Streptococco A, sorta a seguito di un graffio fatto nel tentativo di lenire il prurito delle bolle causate dalla varicella. Un gesto all’apparenza innocente che è però costato caro al piccolo Bryan. Per questa ragione la madre è ora impegnata a sensibilizzare tutti i genitori sui rischi di chi sottovaluta qualsiasi tipo di malattia.

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